Arrivò con un abito blu...molto diverso dalle cose che indossava di solito.
I capelli sollevati smarrivano qualche ciocca qua e là.
La luna splendette sulle sue spalle bianche e lisce.
Si accomodò sulla sabbia morbida, togliendo i sandali alti con un gesto di fastidio.
Restò per un po' così, in silenzio.
Pareva più cheta dell'acqua notturna.
il suo profilo immobile sullo sfondo scuro del mare.
La luna la sentì respirare più profondamente...
finché non si immerse in lei tanto da poter iniziare a parlare.
-Non sono felice. Semino stelle che non posso contenere...nutro sogni che poi non so compiacere...spargo profumo che bevono avidamente ma che dopo un po' non mi riconosce nemmeno...
Non m'importa apparire. Non mi è mai importato.
Ma so che non sono felice.
Morirò d'amore...dell'amore e di tutto ciò che ho dentro...di tutti i miei colori...mi consumerò bruciando insieme a loro...e non se ne accorgerà nessuno...
Nessuno potrà salvarmi in tempo.-
La luna si riflesse sull'acqua, prima di scegliere saggiamente cosa dire:
- Capirai alla fine dei tuoi passi che tutto ha avuto un senso.
Quando brillo non mi lamento mai del buio...non conto se il mio argento sia arrivato e quanto...e fino a dove...Non so neppure a cosa serva.
Ma so che devo farlo. Non potrei non farlo...neanche se volessi...perché è questa e solo questa la mia natura.-
Il mare borbottò raccontando qualcosa di simile ad un fiore blu che si perse nel velluto della notte.
Ma alla luna non sfuggì lo scintillio degli occhi di quella strana donna.
Si era aperto di nuovo lo scrigno, suo malgrado.
È come me .- pensò - È davvero come me .-
Elena Condemi
ma questo racconto è una meraviglia... saggia luna... saggia la donna che ha riaperto lo scrigno... nonostante tutto.
Grazie Mariella, è una pagina del racconto che sto cercando di completare.
Mio primo!!<3