Goccia a goccia di dolore spento,
è il lamento che graffia aria e vento.
Goccia a goccia
spreme il tempo nuovo tempo –
e tempo viene che scortica ogni vanto;
tempo viene che mette
nel crudore del rimpianto,
nel crudore del rimpianto.
Nuove idee,
nuovi intenti e intendimenti,
trascendono la mia faccia
e preparano momenti
come nidi di serpenti,
come nidi di serpenti –
la mia faccia rivestita con la pelle
d’indecenti ammiccamenti.
Occhi giovani già vecchi,
occhi giovani eppur vecchi.
La faccia che viene e va lungo gli specchi:
occhi giovani eppur vecchi –
solleciti,svelti,inetti
solleciti,svelti e inetti.
Questo cuore era cuore spadaccino,
l’ha disarmato il tempo villano,
l’ha scempiato il tempo cecchino…
Se l’è piegato a suo piacimento,
se l’è preso,
e da allora ha stoccato il vento,
da allora ha stoccato
il vento soltanto.
M.T.
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