Da "ALL'OCCHIO" Terza parte

Racconti Manuela Catania

Eli ha dato di testa. E' assodato. Il dubbio ha cominciato a sfiorarmi a partire dalla sua proposta di fare noi le bomboniere con la pasta di sale e le tempere. Dico. LaPastaDiSale . Lo stesso dubbio ha ritentato d'insidiarsi quando mi ha comunicato di aver contattato una band tipo Raul Casadei per il ristorante. GiustoCosìPerAvereUn'IdeaDelPrezzoPoiMicaSiamoObbligatiA . La convinzione invece si è fatta strada nel preciso istante in cui mi ha chiesto se fosse già il caso di accennare a  una richiesta d'aspettativa dal lavoro:InPrevisioneDelFattoCheMagariVorremoAvereUnFiglioEAvremoBisognoDiStarceneUnPo'Tranquilli. Il sangue mi si è solidificato nelle vene quando mi ha descritto tutto un programma da lei ideato e più o meno implicitamente avallato dai colleghi, secondo il quale, i figli, si farebbero a rotazione e secondo il grado di anzianità. OndeEvitareDiGravareSull'AndamentoAziendalePerCarenzaDiOrganico. E la dea bendata, in quanto essere di sesso femminile, e per natura non dalla mia, vuole che l'indicatore della ruota sia posizionato proprio su di lei, e ormai da un paio d'anni.

Circa cinque mesi fa, deve avere elaborato in qualche oscura maniera il fatto che io le abbia chiesto se fosse d'accordo con alcune mie perplessità circa il nostro rapporto. Ok. l'ho presa alla lontana dicendole che OrmaiDaQualcheTempoHaPresoUnVersoPerCuiNonSoddisfaPiùNèLeMieNèLeTueEsigenzeESecondoMeE'DiventataNecessariaUnaSvolta .  E se io con evidente impaccio arrancavo nel tentativo di svoltare verso sinistra, lei aveva già abilmente virato verso destra trascinandomi inaspettatamente appresso a sè. Prima ancora che aggiungessi qualsiasi altra cosa mi ha afferrato le mani, se l'è portate al petto, e con un sorriso tremolante del tutto simile a quello di una donna in piena sindrome pre-mestruale che ha appena finito di vedere Ghost, ha cominciato a baciarmi tutta la faccia e a bagnarmela di lacrimoni. Mea culpa. Io sono un coniglio. Lei è una donna. Lei ha trentacinque anni. Lei è' una fidanzata. Lei è' una fidanzata da ben sei anni. E una donna di trentacinque anni fidanzata da sei anni è certo qualcosa di più di ciascuna di queste condizioni prese singolarmente. Non è più una condizione. Si materializza in una risposta che non necessita della domanda. Non riesco ancora a concretizzare come a sua volta la risposta si sia materializzata invece in un completo GiaccaPantaloniGiletNeroDiRasoCamiciaBiancaCravattaGrigioPerlaScarpaNeroLucido. Ma è accaduto. Novecentottantasette euro di completo troppo bello per starmi addosso in situazioni diverse da questa. Indi novecentoottantasette euro buttati nel cesso.

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Stringo il nodo della cravatta facendo un'ultima revisione generale davanti allo specchio. L'occhio da ieri vive una vita propria. Vabbè. Un po' d'agitazione è quasi d'obbligo. Credo. "Mi vedi puliiito, pettiiinato, ho proprio l'aria di un campo rifioriiito e TUU sei il genio scaltro della bellezza che il tempo non sfioooraaa.."..la canticchio e mi viene voglia di ascoltarla. Prendo il barattolo col gel, ne " estraggo una noce " come è consigliato sul retro con tanto di disegnino. Strofino un po' le mani e me le passo picchiettando ai lati della testa, appena sopra le orecchie. Fossati. Mi sciacquo le mani e vado in camera. Scavalco la montagnola di vestiti  che ho accumulato in una settimana di cambi, appena ai piedi del letto rigorosamente disfatto. Raggiungo la pila di cd. Sollevo un po' il pantalone per piegarmi meglio scoprendo le calze perla FiloDiScozia . Mi abbasso a cercare.  De Andrè, Bennato, De Gregori, Vecchioni, Bubola...Bubola??..mah. Fossati...Giro la custodia tra le mani. Scorro l'elenco scritto a penna sul retro. E' la mia calligrafia. Eccola lì. Apro la custodia crepata che sul davanti ha scritto semplicemente. Fossati Best. Alla destra un cd masterizzato con  su scritto a pennarello:

I COMANDAMENTO. SOGNA. Sulla sinistra, il retro della copertina ha una dedica: "Troppo spesso amore e morte hanno viaggiato a braccetto nel mio cuore. Con te mi apro a nuova vita. S." La scrittura è la mia. Lo spirito invece non più. Barbara. L'avevo scritta a lei. L'avevo scritta pensando a lei. Rileggendo quelle parole, il loro senso torna rapido alla mente. Come il profumo di un buon piatto che non gusti da tempo e che ti piacerebbe riassaporare. Una volta mollati si era affrettata a reinviarmi dedica e cd mezzo posta, con un messaggio di risposta che non lasciava spazio a fraintendimenti sulla situazione: "MUORI!".  Rileggo. A Eli non ho mai scritto niente del genere.  Nemmeno pensato. Epperò me la sposo. Ovvio. Lo rileggo. Lo rileggo. Chiudo la custodia, la rigiro tra le mani. La riapro. Rileggo. Accendo lo stereo. Mi suona il cellulare. Massi lampeggia sul display.

- Uè.

- ..e allora??? Sei pronto?

-..mah..

- Ste Guarda che è la sposa che si fa attendere di solito, so’ le nove

- Massi...l'occhio

- Noooo!Ahahah!..ma daii,  è normale, Sarai un po' agitato

- Ecco vorrei ricordarti che l'ultima volta che ero, come dici tu, "un po' agitato", t'ho fatto mollare dalla donna che avrebbe dovuto essere il tuo futuro..

- ..eh immagina che futuro! .. amico mio, sarò eternamente grato al tuo occhio e tu lo sai! Mi ha regalato una seconda vita!.. ma poi stavolta è diverso..cazzo ti sposi. Sarei agitato anch'io. Chi non lo sarebbe

- Tu al mio posto non ci saresti mai arrivato. Avresti combinato qualche casino facendo credere che fosse tutto casuale..anzi, mi correggo, è proprio quello che hai fatto!

- Ahahha...vero. Beh..non hai che da  chiedere allora!                                                                                                                                                                                                                 5

- Pfff

- Azzo ma sei proprio scarico ragazzo mio! Devo preoccuparmi? E' per la ciucca di ieri o per le tette della brasiliana?

- ..macchètette che sembrava mia Zia Clotilde!..ma non quand'era giovane..ora!.. comunque tranquillo dai, ora mi riprendo, sono solo un po' rincoglionito. Dormito poco. Passi da me per le nove e mezza allora?

- Sono praticamente sotto casa tua..con tanto di macchinone tirato a lucido e nastro bianco svolazzante sull'antenna

- Eh. Ricordati le fedi va

- Dooon't worry guy! Vedrai che popo’ di paggetto! Dai. Arrivo

Chiudo la conversazione. Torno allo stereo e metto su il cd che mi attende ancora nella custodia aperta sul piumone. Mi getto all'indietro sul letto. "Ti sembra tutto visto tutto già fatto..tutto quell'avvenire già avvenuuuto...scritto, corretto e interpretaatoo, da altri meglio che da tee. Beellaa, non ho mica veent'anni, ne ho molti di meno..".

Suona il citofono. Schiaccio il pulsante di apertura del portone senza rispondere. " .. inciaampa piuttosto che taceree e domanda piuttosto che aspettaare.."

Sento l'eco di un fischiettìo per le scale. Apro la porta. La Stampa è  sullo zerbino. Prima pagina. La foto di un uomo barbuto che gesticola  fiero davanti a una folla gremita e appena sopra il titolo. "Attentato al leader cubano. Fidel ha le ore contate". Massimo mi viene incontro,  gli sorrido sciogliendomi la cravatta. L'occhio è a posto.

Manuela Catania

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2 Commenti

  1. begli spaccati di vita, di quella vita che rimane appesa alle dita senza che uno se ne renda conto mentre nuota nel vuoto...
    forse è questo la vita?
    me lo chiedo troppo spesso, forse proprio perchè spero sia altro e vivo come fosse altro.
    Buoan giornata!

  2. no. i figli a rotazione no. seminiamo bastardi che e' molto meglio.


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