Ci vuole tempo a volte, dicono… io invece voglio girare subito, ci sono traverse ed autostrade,
e di sicuro c’è in giro anche la mia, quella che parte da dentro.

Perché io non credo nella felicità esterna,
ho sempre creduto in quella che è dentro la propria vita
e poi… tac... capita che gli puoi dare un nome.
Ma è un nome che in te c’è stato da sempre.
Fra i tanti nomi, come i nomi delle traverse, delle viuzze, e pure dei blocchi stradali.

Io non ci credo che ci vuole tempo, perché so che basta un attimo.

La mia silloge dovrebbe intitolarsi "A Fabio" perché questa è,
ma si intitolerà "La donna con un’ala", perché non si può.
L' altra ala eri tu. Ma non ce la facevo a dirtelo... mentre pareva che me le castravi.
Così scrivo stupidate alle due di notte, eppure oggi non t’ho pensato…così mi è parso…
ho avuto i tempi stretti, non ti amo più. Così penso…voglio pensare.

Perché non mi conoscevi mentre stiravo le tue camicie,
non sono comoda io che mi accorgo di tutto e poi non credo a quello che vorresti.
Bisogna vivere molto più superficialmente, così dicono, amore mio,
e scusa, come i film di Moccia, se ti chiamo “amore mio”, scusa tu e chi con te si crede,
e chi è stato stasera meraviglioso con me.

Gli uomini non pensano così tanto, così dicono,
eppure io sai, li ho stimati sempre, credevo fossero diretti come me.
Non sono tranquilla io, io che amo la serenità…
non sono mai davvero tranquilla e mai davvero pericolosa, forse.

Perché non so illuderti e prenderti in giro, perché ti proteggerei persino adesso…perché?
Quanti colori ha una farfalla, e quanti ne perde davvero strada facendo?
Perché uno schiaffo pare quasi una carezza… e perché una carezza pare quasi uno schiaffo?
Perché non mi conoscevi mentre stiravo le tue camicie?

Bisogna vivere molto più superficialmente, così dicono…
Gli uomini non pensano così tanto, così dicono.
Io non ci credo che ci vuole tempo, perché so che basta un attimo.
E poi…tac... capita che gli puoi dare un nome.
Ma è un nome che in te c’è stato da sempre.
Fra i tanti nomi, come i nomi delle traverse, delle viuzze, e pure dei blocchi stradali.

Non è neppure uno scritto questo…volevo solo provare ad allungare le ali.
Stiracchiarmi di note vere fra la notte che ha pieghe di madre.
Ma persino il blu mi ricorda altro, come quel maglione vecchio,
che troppo conosco e tanto amo.
Eppure ero vicino al mare...con due occhi blu dolcissimi.
Molto di più di due occhi dolcissimi... è solo un modo di dire.

Ti ricordi la canzone "Anima"?
Dicono che ci vuole tempo... ma persino il blu...
Sarà banale ma... sto cominciando a pensare che l'amore non è rosso, è blu.
Perché sono le note dei post tramonti che stabiliscono il tempo interiore, non le albe o i mezzogiorni.
Il rosso quando si fa profondo diviene blu.
Senza misura, come il mare.

Ho una casa senza il tetto... sono mare.
Stai bene, amore mio? Dimmi di sì.

Ho una casa senza il tetto, sono cielo... sono mare.

Elena Condemi

Elena Condemi
Elena Condemi
So solo che mi emozionai incontrando per caso un'Olivetti a casa di mia nonna, e non riuscii a lasciarla più. Pareva conoscermi meglio di chiunque altro. E la conservo tutt'ora, proprio come si fa con la propria vecchia e fedele bambola, con la stessa tenerezza... "Lo sviluppo dell'anima è come una poesia perfetta: ha un'idea infinita che una volta realizzata rende ogni movimento pieno di significato e di gioia." Tagore "Sono una piccola ape furibonda. Mi piace cambiare di colore. Mi piace cambiare di misura." Alda Merini "Non ho scritto secondo ragione, Né per fuggire un destino oscuro, Ma per sedurre le stagioni E piacere all’ineffabile azzurro, E per possedere ogni giorno, Senza smarrimento, senza rimorso, E sino al momento della mia morte, Dei diritti infiniti sull’amore..." Anna De Noailles

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8 Commenti

  1. atroce la sensazione che ci manchi un'ala
    eppure son certa che la vera felicità, quella dentro che c'è da sempre non possa far altro che arrivare quando si è in pace con sé stessi al di là di un nome, al di là di un luogo.

  2. ma poi ecco che sempre, ci sembra di riuscire a volare solo quando si trova un nome, il nome che da sempre era già dentro noi.

  3. non bisogna mai permettere a nessuno di farci perdere anche solo una piuma delle nostre ali. Quando questo avviene per un ridicolo gioco umano perdiamo proprio tutto quell'amore e attenzioni di cui eravamo oggetto. Come se l'altro divenisse sazio di essere entrato in possesso della nostra anima. Nel momento cruciale bisogna dare spazio ad altre vite, prima di affacciarsi nel baratro della solitudine che diventa disperazione. E' proprio un attimo in cui dobbiamo afferrare tutte noi stesse con le ali e le piume ben salde. Non si tratta di leggerezza, è una forma di autodifesa legittima.
    "Gli uomini non pensano così tanto", forse è così. A volte anche le donne. Ma il dare in dismisura senza tenere nulla per se, oltre che farci perdere la nostra identità, è il modo più veloce per perdere le persone che diventano "sicure" e quasi "tronfie" di questo possesso. E' una caratteristica naturale degli esseri umani.

  4. Mi piace l'idea dell'amore blu, leggere quindi: "Il rosso quando si fa pro­fondo diviene blu.
    Senza misura, come il mare". Bella storia.
    Il mare conosce e può ogni cosa.
    In chiusura mi fermo a chiederti: chi dice che gli uomini non pensano?

  5. Grazie di cuore a tutti, siete meravigliosi:)
    E un grazie particolare a Giuseppe, straordinario.:)

  6. eppure oggi non t’ho pensato…così mi è parso…
    ho avuto i tempi stretti, non ti amo più.

    meravigliosa Elena...

    • Grazie Karen:))


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