Sei nell'aria,
non mi lasci mai,
la tua scia di zolfo
confonde dell'incenso la nausea e il dolore.
Fumi maleodoranti coprono
il tuo vestito di broccato,
mantello di velluto.
Mancavi da troppo tempo,
giustizia sommaria, spargimento
di sangue colpevole al tuo cospetto.
Brama di potere alla tua destra,
bellezza e vanità alla tua sinistra.
Raccolte le spoglie del perduto tempo,
roccia incrinata e fiamme al tuo passaggio.
Libertà di esistere senza freni,aperti a tutto,
della tua maledizione padroni e schiavi.
Come Angeli non abbiamo sesso,non abbiamo chiesto
di venire al mondo.
Ed ora che la resa è vicina,
alziamo i calici del Dio Bacco straripanti di noi,
che mai più vergogna sia inflitta alla vita,
del goder sfrenato e della lascivia fossimo fatti dono.

poeta solitario
poeta solitario
Sono passato,un pensiero ricorrente,quel senso di vita nuova che mi pervade vedendo il disfacimento del mondo che fu, in un tempo non mio. E' proprio quando tutto sembra perduto che bisogna affrontare la fine col sorriso,perché ogni fine è semplicemente l'anticamera di un nuovo inizio. Nato nel 1977 l'8 di Febbraio dopo varie passate continuo la ricerca del mio amore perduto e del mio vero Io.Ho appena pubblicato la mia prima raccolta intitolata "Sensazioni d'Autore",un viaggio interiore nel tempo e nello spazio scandito da note poetiche e narrative.

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2 Commenti

  1. Si chiama vivere, no...

    Aprrezzo sempre questa cruda verità vestita male pure a volerla vesitre bene...

    Ciao Poeta!

  2. Bella Nevro! Si,si chiama vivere!A noi gli istinti e tutto il contorno...finchè la mia libertà non entra nella tua allora si aprano le danze,che tutto è lecito!Ciao!


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