Un prato, l’acqua che scorre e le mie mani,
voglio vedere il tramonto aspettando il domani.
Quel domani che mi aspetta e che non può aspettare,
che come l’acqua mi fugge, così vuole scappare.

Perché corri? Perché non mi aspetti?
Per far sì che io veda non uno, ma mille tramonti?
Che ogni giorno mi svegli aspettando la luce
e nel vederla sorgere nel mio cuore sia pace?

Per dar tempo al mio amore di crescere piano?
Per far sì che il mio sogno vada lontano?
Per sperare che un giorno finiscan le guerre
ed accorgerci poi che son sempre quelle?

In fondo  è solo per farci aspettare,
per darci il tempo di continuare a sognare,
quel domani che non è mai arrivato
e che alla fine se ne è già andato.

Michela
Michela
Non potrei essere altro che quella che sono: un cavallo libero in una prateria che non vuole essere domato; una fatina buona che appare quando serve e senza rumore se ne va; una leonessa che protegge i suoi cuccioli e li aiuta a vivere; il caos senza controllo,la mamma, l’amica, l’amante, la moglie che ama nel profondo. Ecco, sono passione, dedizione e propensione. Una sognatrice con i piedi per terra, la quiete e la tempesta, il dramma e la commedia (beh, forse più la commedia!), il tutto e il niente. Sono una come tante… sono io.

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