Dove sei? Ciò che mi manca maggiormente è il tuo profumo, l’odore buono della tua pelle. Era ovunque, l’avevo dappertutto, tra i capelli, sulle mani, dentro gli occhi. Leggero e persistente. Cambiava nel corso della giornata. Intenso la mattina, era il profumo della tua notte misteriosa, dei sogni nascosti e dei grandi desideri. Rientravi dopo una giornata di lavoro e lo ritrovavo ancora lì, mescolato con l’odore di un ufficio, aria chiusa, carta e inchiostro. Era differente in ogni millimetro di te, cambiava sul tuo corpo e ne seguiva le onde come la prora di una nave, adagiandosi tra le insenature della tua pelle. Era la parte di te che rimaneva sempre anche quando non c’eri, l’impronta calcata sulla terra del mio cuore. Ti ho amato a modo mio, forse poco e forse male. È stato come porre un limite all'infinito, costruire una gabbia nel mezzo di un oceano senza confini. Avevi ragione tu. Amare poco e male è come non amare affatto.

(Il passo del gambero)

Guido Mazzolini
Guido Mazzolini
Nato a Cremona, da allora respiro nebbie fitte, afa padana e pianeggianti sensazioni. Mi esprimo come posso e come so, nello stesso modo che mi è stato concesso da un cinico fato. Scrivo parole convinto che l’espressione sia la magia donata agli esseri umani per potersi elevare e somigliare agli Dei. Non esistono punti fermi nel mio esistere, solo zattere di comprensione in balia di un oceano agitato e onde altissime che conducono, malgrado noi, verso lidi sconosciuti. Per questo credo nella parola espressa come valore supremo; ci credo perché la voglio fortemente mia, la sento scorrere nelle vene più del sangue, possiede un proprio odore inafferrabile ed evoca consapevolezze diverse, la posso toccare con mano, ingoiare e respirare ogni istante. Credo nel “linguaggio dell’inesprimibile”, nelle sensazioni e intuizioni che solo parole non convenzionalmente espresse riescono a palesare realmente. "Sono l’oscuro lato che nasconde la genesi più vera di me stesso." Ho scritto, mio malgrado: "L'Attimo e l'Essenza", "Diario di bordo", "Il passo del gambero", "Suoni", "La ragione degli alberi", "Un celeste divenire". "Destinati a direzioni diverse" è il mio ultimo figlio di carta.

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1 Commento

  1. Un rimpianto...? "Amare poco e male è come non amare affatto", ma qualcosa ha lasciato...
    L'amore non deve essere una gabbia.
    Mi piace questa pagina!
    marisa


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