Elogio e difesa de L'Eretico

Recensioni Vito Tripi

di Vito Tripi


Qualcuno di voi avrà una vaga reminiscenza degli anni liceali in cui i professori, quelli di una volta quando la scuola pubblica nostrana era ancora una cosa seria, criticando la nostra scarsa memoria mista a presunzione ci apostrofavano “Studia meglio perché no sei Pico della Mirandola!”

Già Giovanni Pico dei conti della Mirandola e della Concordia uno dei più grandi studiosi e umanisti rinascimentali per fortuna purtroppo è conosciuto per la sua memoria formidabile. Per fortuna poiché dati i tempi, ahinoi di lui non sarebbe rimasta memori, purtroppo perché tutto il suo enorme lascito culturale è umano è misconosciuto ai più. Egli fu uomo di grande e poliedrica pronto al dialogo e al confronto che aveva fatto del rispetto della dignità umana un suo caposaldo esistenziale.

Fortunatamente ci sono scrittori nostrani che hanno a grande qualità di saper andare oltre, attingere, appassionarsi, esplorare e quindi creare. Un caso è Carlo A. Martigli che con il suo 999 – L’ultimo custode riporto in auge la figura del grande studioso toscano con un mistery che si è dimostrato un grandissimo caso editoriale con numerosissime copie vendute e altrettante ristampe all’estero. Ora Martigli propone quello che può essere una sorta di seguito del libro precedente, o forse è meglio dire un lascito, se non un tassello in più un evolversi della storia. Sto parlando de L’Eretico sua nuova fatica editoriale per la Longanesi.



E’ il 1497 c’è un braccio di ferro religioso tra Firenze e Roma, tra la Repubblica di Cristo del Savonarola, una sorta di fondamentalismo cristiano, e il Papato di Alessandro VI al secolo Roderigo Borgia, e la sua corte familiare ambiziosa e lasciva.

In mezzo a questi fuochi c’è la vita di Ferruccio de Mola, discendente di Jacqes de Molay ultimo Maestro dei Templari, e sua moglie Leonora ultimi portatori delle teorie di Pico della Mirandola. Contemporaneamente dall’estremo Oriente parte una missione condotta dal vegliardo Ada Ta e dalla sua discepola Gua Li. Essi portano un messaggio particolare il racconto di Issa, ossia Gesù, fatto che potrebbe cambiare per sempre la storia degli uomini e della fede. Parimenti dalla Sublime Porta arriverà una minaccia oscura che riporta l’Europa indietro di un secolo ai tempi della Morte Nera. Ferruccio si troverà suo malgrado incastrato in mezzo ai giochi politico-religiosi del trio Savonarola-Medici-Borgia e incontrerà i due missionari asiatici. Da quel momento la vita sua e di Leonora non sarà più la stessa.


Una storia intrigante e innovativa, ne abbiamo parlato assieme al suo autore. Carlo A. Martigli.

 

Da dove nasce questo tuo amore per Pico della Mirandola?

Ho incontrato Pico della Mirandola quasi casualmente, anni fa, in alcuni studi di religione comparata. Mi colpì a suo tempo la folle determinazione e la estrema modernità di un uomo che nel 1486, con le sue 900 tesi, mirava a discutere dell'unione delle tre religioni monoteiste. Da lì mi sono appasionato ai suoi scritti e ritengo che sia Giovanni Pico della Mirandola il vero rappresentante del Rinascimento italiano, non certo Leonardo di Ser Piero, che uno scrittore americano pensa che abbia Da Vinci come cognome.

999 - L'ultimo custode è stato un successo a livello internazionale non si ha mai paura che un secondo libro non sia mai all'altezza del precedente?

Una paura folle, anche se giustificabile. La chiamo sindrome da libro successivo. La avevo quando stavo scrivendo L'Eretico e ce l'ho adesso che sto scrivendo un altro romanzo. Credo sia normale, ma come oggi credo che L'Eretico sia migliore dello stesso 999 L'Ultimo Custode, così spero di pensare quando uscirà il prossimo romanzo. In realtà questa paura viene meno quanto più si cerca non di ricalcare il precedente successo quanto di continuare nella ricerca di un continuo miglioramento. Quello che sto cercando di fare.

Il tuo libro tratta i cosiddetti "anni perduti" del Nazareno come mai questa scelta?

Perché mi hanno sempre interessato, fin da ragazzo. Credo di averne parlato per la prima volta con il mio insegnante di religione, al liceo. E perché ho sempre trovato assurdo che nessuno, in occidente, si sia mai posto il problema di colmare questa lacuna. Ho quindi scoperto, negli anni, che se qui nessuno ne parla, nell'Oriente dell'India del Nord e delle valli del Tibet e del Nepal, la storia della permanenza di Gesù nell'India è invece un fatto acquisito, un dato del tutto normale. E infine anche perché la mia curiosità mi spinge a levare il velo ai fatti della storia. Svelare è il contrario di rivelare: rivelare significa mettere due volte il velo, coprire, nascondere. Preferisco la realtà svelata alla verità rivelata.

I personaggi de L'Eretico, data la loro internazionalità, un tentativo di unire Occidente ed Oriente?

Certo, e credo che unire sia meglio di dividere. Come nel precedente romanzo 999 L'Ultimo Custode dove tutto nasce dal sogno di Giovanni Pico della Mirandola sull'unificazione delle religioni monoteiste, ne L'Eretico c'è anche la voglia di far capire che siamo figli di uno stesso cielo, che tutte le volte che Oriente e Occidente si sono incontrati, e non scontrati, ne è nato qualcosa di buono, di vivo e anche di straordinario. Nessuno, neanche tra i fondamentalisti integralisti più retrogadi come quel pseudo inquisitore di Maurizio Ruggero, o un nome del genere, potrebbe negare quanto c'è di orientale nella predicazione di Gesù, e quanto questa rappresenti una sorta di unione tra la legge ebraica dei padri e lo spiritualismo caritatevole del buddismo, solo per fare un esempio.
E per il prossimo futuro cosa dobbiamo ancora aspettarci,letterariamente, da Carlo. A. Martigli?
Altri romanzi, senza dubbio, che sto già scrivendo. Come dico spesso, se è vero, come credo che "Leggere Rende Liberi" aggiungo anche che per quanto mi riguarda "Scrivere Rende Felici". E se vogliamo, solo chi è libero può scegliere, quindi essere eretico. E' il miglior augurio che posso fare ai miei lettori.


Titolo: L' eretico

Autore: Carlo A. Martigli

Editore: Longanesi

Anno: 2012

Pagine: 504

Prezzo: € 17.60

Genere: Mistery

 

Vito Tripi
Vito Tripi
Vito Tripi collabora con l’Agenzia Stampa Deigma Comunicazioni specializzata in uffici stampa culturali, religiosi, sociali e tecnico-scentifici, con le Riviste “Charta Minuta” e “Storia del ‘900” “L’idea il giornale di pensiero” Dal settembre 2007 è opinionista cinematografico per l’emittente TeleVita nel programma “Lungometraggio” Ha curato la Rubrica Cinema e Libri per il periodico on-line www.nannimagazine.it Cura la Rubrica d’arte “Gallerie Romane” per la radio Vaticana nel programma “Attualità della Chiesa di Roma” Cura la Rubrica Arte&Libri per il mensile “Il Giornale del Lazio” Curatore della manifestazione letteraria “Genius Loci” presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Tor Verga

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