Era novembre
o l’esordio di dicembre.
Consolavo il pianto
incessante della betulla
che si posava sulle spalle
e ai miei piedi.
Ti ho conosciuto
nel periodo dell’abbandono
dei sogni ormai sfioriti
quando il sonno della terra
acquieta i sensi.
Fu un risveglio
inaspettato
la fine della tregua.
“L’amore che strappa i capelli”
quello che svela l’anima
in un tono di voce
non era finito
come le foglie
sotto i miei passi.
Marisa Amadio
"...siamo tutti contenitori attraverso cui passano le identità: siamo lineamenti, gesti, abitudini in prestito che poi trasmettiamo non c'è niente che sia nostro.
Esordiamo nel mondo come anagrammi di chi ci ha preceduto..."
Maggie O'Farrell
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