Sono stato solo la mia ombra, per troppo tempo.
Qualsiasi strada prendessi trovavo il cartello senza uscita.
Ma non è stato sempre così, amavo la vita ed ogni suo aspetto,
brillavano gli occhi miei e darei l'anima per riavere la mia polaroid.
Ma non finisce qui, a volte sembra di vivere in un labirinto di possibilità,
lontane chimere che ti instradano e che svaniscono al primo sole,
vicoli ciechi davanti ad un precipizio.
Sto cercando nei ricordi, dove e quando ho sbagliato?
La mia mente confusa è conscia di doversi risvegliare, mi squarcia per vedermi reagire,
avendo la sensazione di non aver mai saputo la verità su di me.
Mi allaccio le scarpe e stringo la cintura, sto perdendo quei dieci minuti che non pregiudicano l'economia del mio tempo.
Ognuno sa cosa fare, siamo piccoli portatori di Handicap che vagano in cerca di qualcosa,
affascinante e sconosciuta.
Inizio a camminare a fatica, fumo la mia sigaretta prima di avere un giorno nuovo;
potranno esserci momenti di meraviglia quando sono da solo e capire, mettendo paletti, dove cercare periodicamente la cura a questa esistenza.
Io, solo Io, posso fare la differenza, nel caso contrario aspetterò di essere nuovamente embrione e sentirmi gridare: "Altro giro, altra corsa",
unica verità che riesco a cogliere da questo specchio rotto che riflette un'immagine imperfetta.
Adoro gli specchi rotti, ci riflettono meglio...
sono molto veritieri...come quelli vuoti.
vedono altre parti di noi,l'importante è andare avanti...
gli specchi rotti rimandano immagini multiple.. pezzi di verità...