Un giorno aperto...
così quasi le parve...quando si svegliò, sudata e scompigliata...dentro e fuori.
E rimase sul letto immobile a fissare il lampadario...piccoli fiori delicati color avorio...
che il sole mattutino filtrando dalla persiana già inondava della sua presenza.
La sua camicia da notte era molto più leggera del suo petto quella mattina...
e non sapeva se questo le piacesse o no.
Aveva la forte sensazione d'aver appreso qualcosa durante la notte...
qualcosa di importante a cui si era avvicinata per anni...
ma mai sul serio...sempre e solo girandoci attorno.
Eppure era tutto un po' sfocato...e forse mettere a fuoco costava fatica.
C'era un'altra cosa stranissima:
quell'odore pungente di gelsomini nella sua camera,
a cui non sapeva dare una spiegazione.
Poi non volle pensare più, s'alzò di scatto e decise di farsi una doccia veloce.
Gli oggetti che la circondavano sembravano contenere tutti un loro mistero...
così che ogni cosa somigliava ad un prolungamento dell'anima.
Lo specchio del bagno le rimandò l'immagine di una giovane donna dai lineamenti dolci.
Ma la prova di quella freschezza non le bastò.
"Devo far presto"- si disse-, non sapendo bene nemmeno lei a cosa si riferiva...
come se avesse un intero mondo da rivoltare
e non era più tempo, no, non era più tempo di perdere tempo.
Elena Condemi
evviva! Mara tifo per te.
molto bella!Ci si sente protagoniste;-----Brava.