A lasciare che il treno mi strappi via

Un intercity con destinazione Ventimiglia. Non ci sono mai stata a Ventimiglia. E ho sempre pensato che i treni con gli scompartimenti fossero buffi: una convivenza forzata in uno spazio ristretto con sei sconosciuti (in questo caso cinque sconosciute).

Stamattina per venire in stazione ho di nuovo preso il tram numero 5. Non lo prendevo da una vita e poi ti capita di prenderlo per tre giorni di seguito e ti sembra di prenderlo da sempre.

Mi piace uscire presto al mattino, con il freddo sulla faccia. Mi piace fare finta di essere in ritardo per avere una scusa per correre, per prendere i mezzi al volo e incastrare perfettamente le coincidenze. Io non sono mai in ritardo per davvero, è più facile che sia in anticipo, a meno che qualcosa non mi stravolga davvero e allora perdo la cognizione del tempo.

Comunque ero sul 5 e spuntava il sole e pensavo. Pensavo a come è strano che su uno di questi piccoli bruchi arancioni, un giorno d'inverno, puoi conoscere per caso una persona che ti rimarrà nel cuore per sempre. E non dico così per dire.

Lui mi rimarrà cristallizzato nel cuore per sempre. Fisso, senza cambiare mai. Fermi immagini di sorrisi e frasi dette, frasi non dette, istantanee di abbracci e di colori, cose fatte, cose da fare.

E poi mi si perde lo sguardo nel vuoto perchè non è giusto per niente che non ti rivedrò mai più su uno di questi bruchi aranciati che ora sono diventati gialli, che 4 anni fa quando mi ci hai raccontato la tua vita, gialli non lo erano ancora.

E stringo forte le dita sulla sbarra di metallo freddo davanti a me e chiudo gli occhi con il sole che mi guarda, con la gola che si blocca a metà.

E adesso sono su treno che va verso il mare e non mi sembra neanche vero. E preferisco sempre sedermi nel senso opposto alla marcia, a lasciare che il treno mi strappi via.

Scenderò molto prima del mare ma tant'è, ci saranno i tuoi occhi che se ci penso adesso sarà come avere il sole in faccia e sembra che non abbiamo mai abbastanza tempo per ascoltarci lo stomaco, io e te.

Lascio sempre righe di smalto come graffi rossi ogni volta che tocco un foglio.

SCARABOCCHI BLU
SCARABOCCHI BLU
a volte accadono delle cose per cui il cuore ti si incastra tra la gola e lo stomaco e non puoi fare a meno di scriverne.

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5 Commenti

  1. un giorno d’inverno, puoi cono­scere per caso una per­sona che ti rimarrà nel cuore per sem­pre. E non dico così per dire.

    Lui mi rimarrà cri­stal­liz­zato nel cuore per sem­pre. Fisso, senza cam­biare mai. Fermi imma­gini di sor­risi e frasi dette, frasi non dette, istan­ta­nee di abbracci e di colori, cose fatte, cose da fare....

    e ancora..

    ci saranno i tuoi occhi che se ci penso adesso sarà come avere il sole in fac­cia e sem­bra che non abbiamo mai abba­stanza tempo per ascol­tarci lo sto­maco, io e te...

    ci si pere a leggerti si ricomincia a sognare...

  2. C'è qualcosa di strano...

    forse un cambio di stile a metà, come se ti fossi dimenticata di scrivere in un certo modo e lo avessi fatto sul finire per rimediare.

    probabilmente è un impressione...ma anche se non lo fosse, ognuno ha il suo.

    Ciao Scarabocchio...

    N.A.

  3. Riflessioni molto romantiche, immagini che scorrono a 24 fotogrammi al secondo.
    Amore spera ciò che amore promette.


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