di Vito Tripi
Pitigliano è un’incantevole località del grossetano unica nel suo genere per la particolarità di essere costruita interamente su di un masso tufaceo, ciò la rende uno dei luoghi più interessanti dell'area del tufo. Caratteristico il suo centro storico noto come la “piccola Gerusalemme”, per la storica presenza di una comunità giudaica, da sempre ben integrata nel contesto sociale. Una città così affascinante, circondata da una natura quasi incontaminata, non poteva non suscitare leggende e miti e soprattutto non poteva lasciare sterile la fantasia di qualche scrittore. E a sceglierla come location per un romanzo horror è il giovane scrittore Andrea Biscaro col suo Illune edito dalle Edizioni Effigi.
Tutto comincia con una telefonata tra Antonio Brando, scrittore horror di successo, e la sua agente Valentina, la quale gli propone di scrivere una guida turistica della Maremma. per fare ciò dovrà recarsi per un mese in Toscana girando nelle sue località più caratteristiche e avrà come punto di partenza Pitigliano; è un’offerta a cui Brando non può rifiutare per due ragioni: il cache è alto e, soprattutto, sono sette anni che non scrive più una riga, e la gente fa presto a dimenticare…Obtorto collo il nostro protagonista, io narrante della storia, si decide a partire. Arrivato a destinazione prende possesso della sua stanza presso la Foresteria delle tre sorelle, solo che fin da subito alcune cose non quadrano: gli abitanti del luogo ogni qualvolta pronunci il nome della sua locanda o fanno finta di non conoscerla, anche se vistosamente intimoriti, o lo mandano via in malo modo. La stessa Foresteria ha un non so che d’inquietante a partire da Odetta, il donnone tutto fare dal carattere scontroso, fino a Magda la splendida e conturbante proprietaria. Ma non solo, tale locanda sembra uscita dal nulla, da nessuna parte, né in internet né nelle guide turistiche sembra comparire il nome de la Foresteria delle tre sorelle… E mentre Antonio si sollazza con i cibi locali, e non solo, la sua sanità mentale comincia a vacillare, se da una parte l’ispirazione è di nuovo tornata come non mai, i suoi sogni sono turbati da incubi quanto mai reali che lasciano dei ricordini oscuri al risveglio…Ma non solo c’è anche un certo Angelo, barbiere del paese, che l’ha messo in guardia ed invitato ad abbandonare l’ostello solo che…Nessuno sa chi egli sia e nessuno, al di fuori del protagonista, l’ha mai visto! E poi c’è un enigmatico Illune che gli invia e-mail a profusione con immagini enigmatiche. Antonio è combattuto tra la paura, che lo spinge ad andarsene, e la passione verso Magda che lo incatena alla Foresteria. Per lui inizierà un viaggio nell’incubo, tra ricordi truculenti e leggende stregonesche.
Quello di Biscaro è indubbiamente un prodotto ben riuscito, un libello avvincente, in cui è chiaro l’omaggio alla trilogia delle Tre Madri di Dario Argento, dai tratti foschi e truculenti che risucchia il lettore dalla prima all’ultima riga verso un finale sconvolgente. Ad arricchire il libro ci sono delle splendide immagine in bianco e nero che rendono la storia più intrigante. Illune è anche un viaggio nella Maremma, tra i suoi colori, i suoi sapori e le sue leggende mostrandoci anche dei lati oscuri che non ci si aspetta. Lo stile scorrevole e pulito di Biscaro consente al lettore di entrare in toto nell’ottica del protagonista, diviene egli stesso gli occhi e le orecchie, ma soprattutto il gusto, di Antonio Barbato. Notevolmente hot la scena di sesso tra Antonio e Magda.
TITOLO: Illune
AUTORE: Andrea Biscaro
EDITORE: Edizioni Effigi
PAG: 212
PREZZO: € 12,00
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