Anni fa mi capitò sotto mano un libro dal titolo La casa del Buio, un volume scritto a quattro mani da Stephen King e da  Peter Straub. Di mio non amo molto lo stile del cosiddetto “Re del Brivido” ma la trama riportata e la presenza di un altro scrittore, tra l’altro molto bravo, mi invitò a leggere il testo. Ovviamente aveva in sé i difetti tipici di King, la prolissità, l’iperdescrittività e il dilungarsi troppo ma nell’insieme fu un buon prodotto.

Per questo l’uscita dell’ultimo libro da solista di Straub La cosa oscura, per la Sperling&Kupfer ha suscitato il mio interesse a partire dalla copertina nera che riporta l’immagine di un albero spoglio e il volo di un uccello, sembra il negativo di una foto, e ricorda l’immagine della serie tv Tales from the Darkside da noi conosciuta anche come Un salto nel buio aka Codice Mistero.

Tutto comincia a Chicago quando lo scrittore Lee Harwell è in fila al fast food Corner Bakery e vede portar via di forza un senza tento un po’ sciroccato che blatera paroloni antiquati. Questo gli riporta alla memoria un suo vecchio amico d’infanzia Howard detto Hottie che da quarant’anni è rinchiuso in una casa di cura e che non parla più se non citando frasi prese dai libri tra cui La lettera scarlatta.

Questo ricordo lo riporta indietro al 1966 quando lui e sua moglie Eel erano un gruppo di amici molto unito. Di questa combriccola facevano parte Hottie, Dilly e Jason tutti diciassettenni con realtà familiari difficili e decisi a rompere la noia di Madison sonnolenta cittadina del Wisconsin. E a sconvolgere la loro adolescenza, e a spaccare il gruppo, ci pensò Spencer Mallon, uno dei tanti guru-pensatori-filosofi che in quegli anni giravano per l’America vivendo d’espedienti e sciorinando massime esistenziali presso gli studenti. Spencer sedurrà i ragazzi, specie Eel e Hottie, e cercherà di iniziarli all’occulto. Al gruppo si uniranno il tetro Keith Hayward, il suo amico Brett Milstrap e la bella Meredith. Solo Lee, mai realmente sedotto da Mallon, non farà parte di questo cerchio magico. Cerchio che si spezzò una fatidica notte di ottobre del 1966. Quella notte nel prato di agronomia della Glasshouse Road successe qualcosa di misterioso e oscuro. Spencer convocò il suo gruppo per un particolare rito mistico, ma qualcosa andò storto e Keith venne trovato morto in maniera orribile, Brett era sull’orlo della follia mentre Hottie ormai viveva nel suo mondo di parole.

Allora Lee cerca di ricostruire quant’è successo quella notte, aiutato anche dal diario di un detective che aveva seguito il caso di “Ladykiller”, un assassino seriale che sembra legatissimo alla famiglia Hayward. Lo scrittore inizia a ricercare gli amici di un tempo per sentire la loro versione per ricostruire quelle tragiche ore di quarant’anni prima per sapere che cosa avvenne realmente quella notte e che cosa uccise Keith.

Più Lee indaga più scopre un mondo parallelo al nostro fatto di uomini in grigio e cani umanoidi, chiamati in-cani, che vegliano sulla soglia della nostra realtà. In certi momenti arriverà sull’orlo della follia. Ad ogni ricordo il quadro di quel 15 ottobre si fa più chiaro sino alla testimonianza finale e sconvolgente di sua moglie Eel.

Straub dipinge un affresco di orrore e allucinazione dalle tinte forti, le descrizioni di folli re a cavallo di orsi e di regine senza volto sono impressionanti come quella della cosiddetta Cosa oscura che lascerà il lettore alquanto colpito. Ovviamente egli risente di alcuni difetti tipici della scrittura kinghiana, il dilungarsi troppo in alcuni particolari rischia di distrarre il lettore. Ma nell’insieme è un ottimo libro che, tolta l’impalcatura horror, è un omaggio all’adolescenza, ai ricordi ma soprattutto all’amicizia specie quella ritrovata. Interessanti, anche se a tratti inquietante, il discorso finale del demone Doity Toid che darà molto su cui riflettere…

 

TITOLO: La cosa oscura

 

AUTORE: Peter Straub

EDITORE: Sperling&Kupfer

PAG: 444

PREZZO: € 19,90

Vito Tripi
Vito Tripi
Vito Tripi collabora con l’Agenzia Stampa Deigma Comunicazioni specializzata in uffici stampa culturali, religiosi, sociali e tecnico-scentifici, con le Riviste “Charta Minuta” e “Storia del ‘900” “L’idea il giornale di pensiero” Dal settembre 2007 è opinionista cinematografico per l’emittente TeleVita nel programma “Lungometraggio” Ha curato la Rubrica Cinema e Libri per il periodico on-line www.nannimagazine.it Cura la Rubrica d’arte “Gallerie Romane” per la radio Vaticana nel programma “Attualità della Chiesa di Roma” Cura la Rubrica Arte&Libri per il mensile “Il Giornale del Lazio” Curatore della manifestazione letteraria “Genius Loci” presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Tor Verga

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