Si, ho visto I cento passi e mi sono molto emozionata!".
Silvia parlava con calore del film sulla mafia e sul coraggio di Peppino Impastato nel tentare di combatterla.
Capelli nerissimi e ricci, seduta sul seggiolino del suo deambulatore, la donna era ricoverata da qualche settimana in Piemonte, ma veniva dalla Sicilia.
Con le altre pazienti raccontava di quanto amasse la sua terra, ma di come la criminalità avesse reso difficile il progredire della convivenza civile.
"Tutto è più complicato, anche le cure e l'assistenza". Silvia era davvero amareggiata. Laura la ascoltava con interesse e ammirazione.
"E' bello sentire questa dichiarazione d'amore per la legalità" pensava la donna, che amava molto i dialetti del sud. Ascoltando quella parlata messinese, le sembrava di seguire un intenso monologo teatrale. Magari tratto da un testo di Pirandello o di Sciascia, per ricordare la Sicilia che Silvia difendeva e amava.
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