Com'è stretta e tortuosa la strada per il mare,
- più che strada si dovrebbe chiamarla sentiero -
la vedo ogni giorno dalla mia finestra immaginaria.
Desidero correre sulla spiaggia,
anche se il sole è troppo caldo.
Mi piace il sole sulla faccia,
ha il sapore dello yogurt acido.
Verso il mare so camminarci da sola,
stringo forte le mani,
è facile sentirsi coraggiosi
con un paio di cuffie nelle orecchie.
Però ecco che la musica finisce
e ritorno a sentire te e te e te.
È forse tua la musica?
È forse tuo il mare?
E la spiaggia?
Ormai liberi dalla schiavitù di giovedì che non ritornano più,
ci incateniamo ai nostri capricci infantili.
Sguardi svuotati in bicchieri di plastica.
Non posso rimproverarti nulla.
Vorrei che la strada per il mare fosse meno tortuosa
e che la mia finestra non fosse immaginaria.
oggi mi mancava leggerti...
*-*
ma se si riesce a spostare l'orizzonte un po' più in là, i sogni coincideranno con la realtà (per parafrasare Meg)