Aveva deciso di riprendere le sue lezioni di canto, così quel pomeriggio la sua cara, vecchia insegnante,
le aprì la porta con un gran sorriso.
Era sempre bella, pensò Mara, mentre lei, con uno chemisier color fragola, le si avvicinò per abbracciarla:
"Mara, sono felice di vederti!" Le arrivò, piacevolmente, la solita, leggera, fragranza di Hermès.
E la fece accomodare nel vasto salone chiaro. Il grande, lucido pianoforte era lì, come sempre.
Mara riflettè, con semplicità, sul fatto che l'armonia è davvero un insieme di tasti bianchi e neri.
"Vieni, Mara. E' stato un gran piacere per me quando mi hai detto al telefono che avevi deciso di ricominciare!"

A Mara il salone sembrò diverso...tutto in quei giorni le pareva più luminoso.
Dalle grandi vetrate si vedevano i piccoli rampicanti del terrazzino in cotto,
verdissimi sotto il sole del pomeriggio.
Al pensiero del sole per un momento Mara quasi sussultò, non capendo il perché.

"Lo sapevo che saresti tornata alla tua passione, prima o poi!"

Le offrì una bevanda fresca, che Mara, nella comoda poltrona beige, cominciò a sorseggiare in silenzio.

La sua insegnante intanto la guardava...conosceva Mara da anni, una strana, dolce ragazza,
sapeva che a volte aveva bisogno di un attimo di tempo prima di iniziare a parlare.
Aveva qualcosa di diverso, rispetto all'ultima volta che si erano viste...
sì, qualcosa di nuovo che però non sapeva afferrare.
I capelli alzati rivelavano dolcemente il collo lungo, giovane.
Le ricordò l'immagine di una dea greca...
no, - pensò- somiglia di più ad una di quelle donne del Modigliani.
Moderna e colorata, ma reale ed irreale al tempo stesso...come velata da se stessa-si disse.
Attese con pazienza il momento in cui Mara avrebbe parlato.
Ed infatti arrivò.

"Faccio dei sogni strani in questo periodo..."-sospirò, guardando la sua insegnante negli occhi.
Come avrebbe potuto spiegarle di quella misteriosa donna con cui parlava nei suoi sogni,
se non sapeva neppure lei chi fosse? Anzi, non era neppure certa si trattassero di sogni.
- Uno di questi mi ha detto di offrire una voce meravigliosa alla mia vita...di lodare la mia vita attraverso la voce."

"È splendido, Mara. Ho sempre pensato fosse stato un peccato non continuare ad educare la tua voce, lo sai.
Ma ho sempre avuto fiducia, quando stavi male, che prima o poi saresti tornata a farlo. Con una gioia maggiore, anzi."

"Non so se ne sono capace, in realtà. A volte la mia tristezza è talmente profonda che lacera qualunque possibilità d'esprimersi.-Si inumidì le labbra- Ma so che devo farlo, dare questa possibilità alla mia vita."

"Certo. Non conosco i motivi che ti hanno fatta allontanare, Mara, ma adesso credici, credi in te stessa."

Mara sorrise, con quelle leggere lentiggini sulla pelle d'avorio pareva una bambina, a volte.
Fragile, come una statuina di limoges...e forse mai davvero presente.
Eppure, ora il suo sguardo trasmetteva una nuova energia.

Sì, -si convinse la sua insegnante- c'è qualcosa di diverso in lei...- curiosa di risentire la sua voce.
Forse sarà nitida e modulata, casta e sensuale,
fluida ed insieme spezzata, proprio come le pennellate del Modigliani.

Elena Condemi

Diceva Amedeo Modigliani (1884– 1920): “Non possiederai che ciò che ti sarai conquistato”.

Elena Condemi
Elena Condemi
So solo che mi emozionai incontrando per caso un'Olivetti a casa di mia nonna, e non riuscii a lasciarla più. Pareva conoscermi meglio di chiunque altro. E la conservo tutt'ora, proprio come si fa con la propria vecchia e fedele bambola, con la stessa tenerezza... "Lo sviluppo dell'anima è come una poesia perfetta: ha un'idea infinita che una volta realizzata rende ogni movimento pieno di significato e di gioia." Tagore "Sono una piccola ape furibonda. Mi piace cambiare di colore. Mi piace cambiare di misura." Alda Merini "Non ho scritto secondo ragione, Né per fuggire un destino oscuro, Ma per sedurre le stagioni E piacere all’ineffabile azzurro, E per possedere ogni giorno, Senza smarrimento, senza rimorso, E sino al momento della mia morte, Dei diritti infiniti sull’amore..." Anna De Noailles

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1 Commento

  1. l'accostamento con Modigliani lo trovo meravigliosamente azzeccato, adoro le sue tele. Spesso mi ci perdo.
    Ora che Mara si lascia andare al sogno nella realtà, ora che i suoi occhi sono pervasi da una nuova luce, ora che tutto appare alla sua vista più luminoso, non ci resta che sentirla cantare. Come sarà la sua voce?


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