Lettera ad un amore mai nato

Lettere Fabrizio Dosi

Da bambino avevo un sogno: tuffarmi di testa dal trampolino di tre metri della mia piscina estiva.

Ricordo i tetti delle case dall’alto di quell’asse azzurro, l’acqua profonda che mi aspettava in basso, la paralisi del mio corpo nell’attimo esattamente prima di spiccare il volo.

Guardavo prima in alto, poi in basso, facevo un respiro, ripassavo mentalmente i movimenti che avrei dovuto fare. Raccoglievo la voglia di gettare i miei dieci anni verso quella macchia morbida e profonda.

Lei mi aspettava e io aspettavo lei.

Ero pronto, ero pronto.

La mia mente continuava a ripetermi che sarebbe andato tutto bene, che avrei finalmente volato.

Ero pronto, ma nell’attimo esatto in cui avrei dovuto gettarmi tutto alle spalle aprivo gli occhi e mi ritrovavo inesorabilmente immobile.

Tra me e il mio sogno c’era la paura.

La paura non è alta 3 metri, la paura non ha 10 anni, la paura non ha il cuore di un bambino che batte incessante e sempre piu forte. La paura è un Dio da sfidare e temere, un limite vigliacco e ipocrita con l’aspetto rassicurante di una ciambella di salvataggio che non vuoi mai mollare.

La nostra storia è quel bambino, che ha sognato il volo, immaginato e capito la bellezza di un attimo, travolto dall’insicurezza di quello che sarebbe stato, perché, in fondo, attaccati a quel salvagente ci si sente sicuri.

Il non saper rischiare non è vigliaccheria, è semplicemente prudenza.

La prudenza che ci fa accettare chi per tanti anni c’è stato e ci sarà, la prudenza che ci dice che mille chilometri sono più complicati di cento metri, la prudenza che non ci fa sfidare una compagnia di amici o le opinioni dei parenti.

Io sono un nervo scoperto, un oggetto complicato e sensibile, instabile come nitroglicerina. Io sono quello che si perde in mezzo alla gente, che ascolta il silenzio e non il rumore, che in mezzo ad un bar affollato rivede le luci notturne oltre la finestra di quel ospedale.

L’amore è tutto, ma a volte non basta.

L’amore è incontrare il tuo sorriso a Firenze, ascoltare il tuo animo sul mio in una notte di passione. L’amore è vederti bellissima in ogni momento della giornata, dal risveglio al trucco, dalla stanchezza alla rabbia, dalle lacrime al sorriso. L’amore è non cercare nient’altro di quello che sei, di quello che dai, di quello che vuoi.

L’amore è tutto ma a volte non basta.

Un giorno d’estate sono salito su quel trampolino, ad occhi aperti ho gettato il mio cuore verso il vuoto.

Lo stile era pessimo, da fuori dev ' essere sembrato proprio un brutto tuffo.

Che importa, era solo il primo tentativo.

Che importa…avevo volato.

Fabrizio Dosi

(immagine: www.esquire.com)

Fabrizio Dosi
Fabrizio Dosi
Un trentenne di insuccesso che sogna di rimanere bambino, un giocatore di poker che desidera essere scrittore, un amante delle parole che è stato per molto tempo in silenzio

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2 Commenti

  1. davvero commovente...bellissima Fabrizio...e hai proprio ragione purtroppo: L’amore è tutto ma a volte non basta.

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