Lo scrigno (Mara)

Racconti Elena Condemi

"Cammino dentro graffianti albori...
le mie notti viaggiano con me in un turbinio che somiglia
all'antica ballata d'una zingara
innamorata in segreto del maestrale.

La mia gonna ruota come fragore di mare.
A volte uso la spuma per disperdere la mia voce...
solo il vento mi conosce.

Chi si sofferma allo scintillio ironico dei miei occhi non capirà mai.
Avete mai aperto lo scrigno del cuore di una zingara?

Sponde di cielo e flussi ambrati.
Miglia di tremule note
intessute di luce e vento.

A volte sembro un petalo beffardo...
ma sono solo un nastro, un filo d'aquilone,
vampa di luna,
cetra di sterminati campi.

O forse una nuda conchiglia senza il mare,
che guarda il mondo spettinato
per capire ancora
ove s'inabissò."

Elena Condemi

(dal mio racconto "Io, Mara, e le altre")

Elena Condemi
Elena Condemi
So solo che mi emozionai incontrando per caso un'Olivetti a casa di mia nonna, e non riuscii a lasciarla più. Pareva conoscermi meglio di chiunque altro. E la conservo tutt'ora, proprio come si fa con la propria vecchia e fedele bambola, con la stessa tenerezza... "Lo sviluppo dell'anima è come una poesia perfetta: ha un'idea infinita che una volta realizzata rende ogni movimento pieno di significato e di gioia." Tagore "Sono una piccola ape furibonda. Mi piace cambiare di colore. Mi piace cambiare di misura." Alda Merini "Non ho scritto secondo ragione, Né per fuggire un destino oscuro, Ma per sedurre le stagioni E piacere all’ineffabile azzurro, E per possedere ogni giorno, Senza smarrimento, senza rimorso, E sino al momento della mia morte, Dei diritti infiniti sull’amore..." Anna De Noailles

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3 Commenti

  1. non è facile capire dove la conchiglia di mare s'inabissò, ma almeno provare a capirlo... già si è sulla giusta strada...


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