Lucio Fulci incontra Franco e Ciccio seconda parte

Cinema Gordiano Lupi

Seconda puntata

I Due Evasi di Sing – Sing è scritto da Marcello Ciorciolini, che sarà un regista importante per i loro film futuri. Fulci ama molto questo film, lo ritiene il suo lavoro comico più riuscito, molte scene di azione, soprattutto di boxe, sono davvero ben fatte. Trovata divertente nei titoli di testa con gli attori presentati come se fossero dei veri detenuti, con schede segnaletiche e impronte digitali. La trama secondo il Mereghetti: “A causa dell’amicizia con il boss Attanasia, Franco e Ciccio, dopo aver truccato molti incontri di boxe, finiranno a Sing Sing, accusati ingiustamente di associazione mafiosa  di omicidio. Per paura della sedia elettrica si barricano in cella, da dove non vorranno più uscire anche quando saranno riconosciuti innocenti”. Franco Franchi è un pugile imbranato e fifone che ci regala insieme allo scalcinato manager Ciccio Ingrassia una dose di comicità genuina. Un film affascinante, al di là della misera tella che concede Paolo Mereghetti, nel quale segnaliamo soprattutto le gag sul ring e la parte in cui il maldestro Franco vince un incontro che per contratto dovrebbe perdere. Tra gli interpreti ci sono la bella Gloria Paul, Arturo Dominici, Enzo Andronico, Nino Terzo e Mimmo Poli.  La factory di Franco e Ciccio comincia a entrare in ogni film, per contratto, i due comici dimostrano di non dimenticare i vecchi amici con cui hanno fatto la fame sui palcoscenici di periferia. Lino Banfi, Enzo Andronico, Nino Terzo, Ignazio Leone, Mimmo Poli, Luca Sportelli, saranno immancabili presenze di contorno delle loro pellicole. Lucio Fulci li definiva gli elettrodomestici di Franco e Ciccio, con una battuta che rispecchia il suo carattere.
002 Agenti Segretissimi, scritto da Lucio Fulci, Amedeo Sollazzo e Vittorio Metz, è il successo più grande di Franco e Ciccio in termini di incassi, anche perché i film di 007 vanno per la maggiore e la parodia bondiana giunge a tempo debito. Tra gli interpreti citiamo Aroldo Tieri, Ingrid Schoeller e Carla Calò. Il film è una spy-story comica che tornerà come genere in altre pellicole della coppia , una pochade divertente a base di situazioni ridicole e imprevedibili. Scambiati per agenti segreti, Franco e Ciccio devono districarsi tra spie russe, cinesi e americane. Le situazioni comiche derivano da giochi di parole, scenette piccanti con le bond girl in albergo e assurdi equivoci che portano a identificare come agenti segreti due imbranati siciliani. Nino Terzo è un agente del KGB. I film interpretati da Franco e Ciccio incassano molto e costano poco, caratteristica che piace ai nostri produttori che imbastiscono una serie di pellicole basate su soggetti frettolosi e improvvisati per sfruttare il successo. Lucio Fulci è un regista che ha carattere da vendere e riesce a domare la spigolosità di Franco Franchi, trovando sempre un compromesso e facendosi rispettare. Il regista è consapevole che il pubblico ama la coppia comica siciliana, ma non per questo si fa dominare dalle loro pretese. Franco e Ciccio hanno gioco più facile con registi minori, spesso succubi delle richieste che provengono dai comici. I battibecchi e i litigi sul set di un film di Franco e Ciccio sono frequenti, anche se allo spettatore può sembrare strano, perché abituato a immedesimare l'attore con il suo personaggio. Lucio Fulci gira molti film con Franco e Ciccio e contribuisce alla loro crescita artistica, ma non è soddisfatto del suo lavoro, vorrebbe scappare dalla gabbia della farsa e della commedia popolare per fare un cinema più personale. Come sappiamo ci riuscirà.
I Due Pericoli Pubblici è ancora un film scritto e realizzato in tempi rapidi da Fulci con la collaborazione di Castellano e Pipolo, caratterizzato - come molti lavori interpretati dai due siciliani - da un canovaccio sul quale si inseriscono le situazioni comiche. Sembra di assistere a una vecchia comica del cinema muto, corretta con i numeri d’avanspettacolo e con molte gag visive e mimiche tipiche di Franco Franchi. Trovata dei titoli di testa con ritagli di giornale che raccontano le imprese criminali dei protagonisti. Il film cita Il Dottor Stranamore (1964) di Stanley Kubrick, un lavoro di grande successo. Ottimo incasso.
Lucio Fulci realizza anche un servizio di circa tre minuti per il cinegiornale La Settimana Incom intitolato “Non sono d’accordo. Intervista a Ciccio Ingrassia e Franco Franchi”. Il suo successo alla guida della coppia comica è pari a quello di Giorgio Simonelli, al punto che quattro film diretti con Franco e Ciccio incassano oltre tre miliardi di lire, anche grazie alle sale di seconda e terza visione.
Franco Franchi e Ciccio Ingrassia non hanno caratteri facili, il loro rapporto sul set non è sempre rose e fiori, spesso ci sono litigi, incomprensioni, diversità di vedute. Capita anche che per giorni i due comici recitino senza rivolgersi la parola durante le pause, ma sono dei veri professionisti perché dalla visione dei film nessuno si rende conto che il rapporto di amicizia si sta incrinando. Non conducono vita mondana e nella vita privata non sono allegri come sul set, una cosa che li unisce è l’amore per la terra natia e la generosità nei confronti dei meno fortunati, perchè sono stati molto poveri.
Lucio Fulci e Giorgio Simonelli sono i registi miglior per valorizzare le loro doti comiche, ma Franco Franchi preferisce il primo e impone il suo nome alla produzione quando si tratta di girare Come Inguaiammo l’Esercito (1965), commedia degli equivoci ambientata in caserma scritta da Adolfo Brescia e Franco D’Este, sceneggiata da Roberto Gianviti - che incontra Fulci per cominciare un lungo sodalizio - e Amedeo Sollazzo. In realtà Franco e Ciccio fanno una partecipazione straordinaria, mentre i protagonisti sono una coppia di sposi in fuga. Importante l’ambientazione, perché negli anni Settanta molti film comici seguiranno questa impostazione di base, ma anche la sua caratteristica di musicarello atipico che decreta la fine di un genere. I protagonisti sarebbero il cantante meteora Remo Germani e l’anonima Alicia Brandet, ma senza Franco e Ciccio il film non avrebbe ragione di esistere. Nel cast ci sono anche Gina Rovere, Moira Orfei e Lino Banfi. “Un cantante in servizio di leva nasconde in caserma il figlio, aiutato da due soldati pasticcioni come Franco e Ciccio”, questa la trama ai minimi secondo Paolo Mereghetti. La musica è importante nell’economia del film dove Franchi si abbandona alla passione per il canto, Enzo Leoni delizia il pubblico con pezzi di jazz e c’è persino un coro fuoricampo che descrive gli eventi. Molto divertente la scena finale con le grandi manovre e in generale tutte le sequenze di raccordo girate in caserma con protagonisti i due comici. Si tratta del primo film che inizia con la parola Come… ma ce ne saranno altri, al punto che Ciprì e Maresco intitoleranno il fondamentale film sulla carriera e la vita dei due comici Come inguaiammo il cinema italiano - La vera storia di Franco e Ciccio (2004).
Il 1965 è un anno prolifico per Franco e Ciccio che interpretano ben 15 film, delle quali 4 sono girate da Lucio Fulci.
002 Operazione Luna (1965) è una farsa scritta da Amedeo Sollazzo e Vittorio Metz che ritorna sulla parodia bondiana e mette in scena una serie di scenette comiche sul tenue canovaccio di una spy-story. Si tratta di una sorta di sequel di 002 Agenti segretissimi, perché Franco e Ciccio sono due ladri imbranati che vengono spediti addirittura nello spazio per un incredibile sbaglio di persone. Commedia degli equivoci allo stato puro basata sul tema dello scambio di identità, perché i due siciliani sono presi per astronauti russi e spediti in orbita. Interpreti (oltre Franco e Ciccio): Monica Randall, Linda Sini, Hélène Chanel, Emilio Rodriguez, Charo Bermejo, Ignazio Leone, Franco Morici, Enzo Andronico, Piero Morgia, Lino Banfi, Maria Silva e Francesca Romana Coluzzi. La produzione è italo - spagnola. La critica alta storce la bocca, ma è un film molto divertente, ben girato da Lucio Fulci, che rende comicamente credibile il viaggio spaziale inserendo grandi effetti da cinema bis. La pellicola presenta una parte da pochade con il menage a sei che comprende le mogli degli astronauti e l’inevitabile scambio dei mariti. Primo film di Francesca Romana Coluzzi, mentre Lino Banfi è uno sconosciuto che si fa ancora chiamare Pasquale Zagaria. La comicità di Franco e Ciccio resta affidata al repertorio da avanspettacolo, soprattutto mimico e visivo, ma ci sono anche molte battute ai limiti del trash legate allo spazio, all’attualità politica e ai caroselli pubblicitari. (“Ciccio stiamo atterrando sull’autostrada del sole!” “Me ne sono accorto. È piena di buche”, “La cagnetta Laika l’ho riconosciuta dalla Kodak”…).
I Due Parà (1965) è una nuova coproduzione italo - spagnola. Il film è girato insieme a 002 Operazione luna, scritto dal regista con la collaborazione di Vittorio Metz e Amedeo Sollazzo, ma questa volta troviamo insolite concessioni a una velata satira politica. Franco e Ciccio sembrano messi da parte (nei primi venti minuti si vedono poco o niente) per far posto a un discorso di critica politica che sta molto a cuore al regista. Fulci è uno spirito ribelle, antiamericano per antonomasia, non perde l’occasione per mettere alla berlina l’imperialismo e per stigmatizzare la guerra del Vietnam. Franco e Ciccio sono due artisti di strada in cerca di successo e la partenza autobiografica permette di mettere in scena alcune macchiette del loro repertorio. Il prologo siciliano mostra molti numeri da artisti di strada, come quello del fachiro interpretato da Franco Franchi. La farsa politica fa finire i due attori in un luogo che sembra Cuba dove i ribelli Bafudos (invece che Barbudos) stanno facendo la rivoluzione. Il dittatore Lamar (una sorta di Batista) cerca di assoldarli come finti parà contro i ribelli, ma loro sono sempre indecisi su quale parte appoggiare. Fulci si prende gioco della politica estera statunitense, interventista e da padroni del mondo. Mereghetti definisce l’operazione dilettantistica e sottolinea che il personaggio di Franchi cambia persino nome nel corso del film (da Pasquale a Franco). Marco Giusti, al contrario, è entusiasta. “Grandissimo Franco & Ciccio movie… Fulci dirige da maestro i nostri eroi”. Condividiamo. Interpreti: Umberto D’Orsi, Linda Sini, Maria Silva, Roberto Camardiel, Monica Randall, Luis Peña, Ignazio Leone, Enzo Andronico, Lino Banfi; Tano Cimarosa e Francesca Romana Coluzzi.

Gordiano Lupi
Gordiano Lupi (Piombino, 1960). Collabora con La Stampa di Torino. Dirige la collana di Narrativa Latinoamericana di Edizioni Anordest. Traduce gli scrittori cubani Alejandro Torreguitart Ruiz e Yoani Sánchez. Ha pubblicato molti libri monografici sul cinema di genere italiano per la casa editrice romana Profondo Rosso. Collabora con www.tellusfolio.it curando rubriche su Cuba, cinema italiano e narrativa italiana. Tra i suoi lavori più recenti: Cuba Magica – conversazioni con un santéro (Mursia, 2003), Un’isola a passo di son - viaggio nel mondo della musica cubana (Bastogi, 2004), Almeno il pane Fidel – Cuba quotidiana (Stampa Alternativa, 2006), Mi Cuba (Mediane, 2008), Fellini - A cinema greatmaster (Mediane, 2009), Sangue Habanero (Eumeswil, 2009), Una terribile eredità (Perdisa, 2009), Per conoscere Yoani Sánchez (Il Foglio, 2010), Velina o calciatore, altro che scrittore! (Historica, 2010), Tinto Brass, il poeta dell’erotismo (Profondo Rosso, 2010), Fidel Castro – biografia non autorizzata (A.Car, 2011). Cura la versione italiana del blog Generación Y della scrittrice cubana Yoani Sánchez e ha tradotto per Rizzoli il suo primo libro italiano: Cuba libre – Vivere e scrivere all’Avana (2009). Pagine web: www.infol.it/lupi. E-mail per contatti: lupi@infol.it. I miei blog: www.gordianol.blogspot.com (SER CULTOS PARAC SER LIBRES, di cultura cubana) e //cinetecadicaino.blogspot.com/ (CINEMA, soprattutto italiano).

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