Luce incantata che sovrasti la notte,
confidente discreta degli amanti insonni,
muta consigliera dei disperati.
Misteriosa testimone dei seguaci delle tenebre,
spettatrice attenta degli eventi notturni,
riesci tu Luna, a sentire anche me?
A vedermi qui, in un angolo nascosto dal mondo?
A consolare quest’anima in pena
distrutta dal dolore, logora dalla rabbia,
stremata dal dovere, soffocata dall’ansia
e pugnalata dai sogni? Dimmi puoi?
Puoi farmi rinascere come se mai fossi esistita?
Puoi farmi crescere correndo libera in prato?
Puoi farmi amare intensamente,
tra le mura di un castello,
un prode cavaliere in eterno?
Puoi fermare il tempo e riavvolgere
la pellicola del film della mia vita?
Puoi darmi almeno la possibilità
di cambiarne le scene o doppiarne le battute?
Beh, quando potrai, oh dolce Luna,
forse quando bacerai il tuo amato Sole,
allora… manda una stella a farti da ambasciatrice
e dille, sfiorandomi, di destarmi da quest’incubo.
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