di Vito Tripi

Mesi addietro recensendo Vendetta! della Corelli mi complimentavo con la Gargoyle Books per il grande impegno volto alla (ri)scoperta dei classici gotici e horror. Adesso, a distanza di pochi mesi, l’etichetta romana fa uscire un altro titolo mai pubblicato nel nostro Paese: Magia nera, testo che vide la luce nel lontano 1909 per mano della scrittrice inglese Marjorie Bowen, la cui stessa vita  può considerarsi un romanzo d’appendice. Sotto lo pseudonimo di Marjorie Bowen si nasconde Gabrielle Margaret Vere Campbell Long, classe 1885: priva di qualsiasi istruzione formale, la futura scrittrice studia da autodidatta frequentando biblioteche, arrivando in tal modo ad apprendere italiano, francese e latino. Nel 1906 pubblica il suo primo romanzo The Viper of Milan e da allora in poi la sua produzione sarà amplissima specie nei racconti a sfondo gotico. Oltre a Marjorie Bowen avrà numerose altre identità letterarie anche maschili, dimostrandosi una donna dal multiforme ingegno.

Sia la Bowen che la Corelli potrebbero aprire per la Gargoyle una nuova finestra editoriale ossia il rosa-nero, ovvero tutti i titoli horror scritti dal gentil sesso, tanto più che Magia nera ha dei risvolti che più che mai possono avvalersi di questa duplice colorazione…

Il romanzo Magia nera è ambientato nel Medioevo, nei cosiddetti “Secoli Bui”: il giovane Dirk Renswoude vive in un monastero ad Anversa facendo l’intagliatore, ma in segreto studia e pratica la magia nera. Un giorno bussano alla sua porta due strani individui: Balthasar di Countrai, figlio del Margrovio delle Fiandre Orientali, e lo studente Thierry di Dendermonde, che cercano notizie di Ursula di Rooselaare. Costei era la sposa, mai amata, di Balthasar di cui si sono perse le tracce da tempo, le ultime notizie la davano in quel monastero. Dirk rivelerà, con sommo gaudio del marito, che ella è spirata e riposa nel giardino sottostante, quindi offrirà ospitalità per la notte ai due viandanti, venendo a sapere di avere in comune con Thierry l’interesse per la pratica della magia nera. Tale scoperta porta i due a partire assieme per approfondire gli studi proibiti in grandi università come quelle di Basilea e di Francoforte, intrecciando un rapporto simbiotico non esente da morbosità.

I due giovani si esercitano con più o meno successo nelle arti magiche, macchiandosi di diversi delitti tra cui la morte di uno studente, tramite fattura, l’agguato e la rapina ai danni di San Bernardo da Mentone fino all'assassinio dell’Imperatore Melchiorre di Brabante. Ma saranno due donne a scompigliare i loro piani: la bella Jacoba, di cui Thierry s’invaghisce, e l’Imperatrice Ysabeau che usa le arti oscure di Dirk per mettere sul trono il suo amante Balthasar.

A causa d’innumerevoli tentennamenti e tradimenti (soprattutto da parte di Thierry), nonché intrighi di Corte, i due occultisti si perdono di vista per dieci lunghi anni, ritrovandosi a Roma in uno scenario quanto mai apocalittico e con un finale denso di colpi di scena.

Magia nera è un libro particolare, intanto lo si potrebbe definire, data l’ambientazione, uno dei primi, se non il primo, “horror storico”, visto che oggigiorno vanno tanto i nuovi romanzi storici, gialli, d’avventura, romantici e thriller anche l’orrore reclama la sua libra di carta! Ma non è solo questo: per l’intera narrazione, l’occulto, la magia e il sovrannaturale fanno da collante e da cornice a un intreccio ricchissimo di passioni, quali l’amore, la gelosia, l’ambizione e la vendetta. Sono gli intrighi politici e di palazzo a farla da padrone. Vedremo in atto non tanto il “potere della magia” quanto la “magia del potere”. Qualcuno potrebbe vederci dei richiami ucronici che non sono del tutto sbagliati. La Bowen ci regala un’opera quanto mai unica e singolare. Tra le righe, si potrebbero leggere, dei riferimenti all’amore omosessuale, che per l’epoca (perché ora no?) erano alquanto scandalosi. Soprattutto non ci sono delle dicotomie precisie tra buoni e cattivi. Coloro che dovrebbero essere dalla parte del Bene, Balthasar e Ysabeau, in realtà hanno una coscienza quanto mai sporca, mentre quelli che militano dalla parte del Male, in particolar modo Dirk, paradossalmente, si vedrà nel finale, sono in parte legittimati. Ma a mio avviso Magia nera, sopra ogni altra cosa è una peculiare, oscura ma intensa storia d’amore…

Do un altro consiglio leggete anche il libro La papessa di Donna Woolfolk Cross e il film omonimo, da esso tratto, di Sönke Wortmann.

TITOLO: Magia nera

AUTORE: Marjorie Bowen

EDITORE: Gargoyle Books

PAG: 304

PREZZO: € 14,50

Vito Tripi
Vito Tripi
Vito Tripi collabora con l’Agenzia Stampa Deigma Comunicazioni specializzata in uffici stampa culturali, religiosi, sociali e tecnico-scentifici, con le Riviste “Charta Minuta” e “Storia del ‘900” “L’idea il giornale di pensiero” Dal settembre 2007 è opinionista cinematografico per l’emittente TeleVita nel programma “Lungometraggio” Ha curato la Rubrica Cinema e Libri per il periodico on-line www.nannimagazine.it Cura la Rubrica d’arte “Gallerie Romane” per la radio Vaticana nel programma “Attualità della Chiesa di Roma” Cura la Rubrica Arte&Libri per il mensile “Il Giornale del Lazio” Curatore della manifestazione letteraria “Genius Loci” presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Tor Verga

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