Malinconia di un addio.

Resto fermo, sono sette minuti che non ti sento e già mi manchi.
C'è differenza, per abituarmi devo scriverlo a caratteri cubitali, non ci sei più. Parto molto alterato, ho bisogno di sfogarmi, decidi tu quando è meglio sparire del tutto, attenuerà l'impatto. Finisci  il concetto, ti parlo sopra, stai zitto, stai cercando solamente di finire la tua frase, se no continua per la tangente e ascolta.

Andranno in peritonite i miei sentimenti, sperimenterò come posso aiutarmi, tirando le somme. La frase è questa, me la ricordo da quando ci siamo conosciuti. Te la ricordi anche tu. Controllo l'orario dei treni, se ho ho dieci minuti disponibili, li farò in coda al telefono con un operatore telefonico per non pensarti, dal momento che da domenica gestirò finalmente da solo la mia vita.

poeta solitario
poeta solitario
Sono passato,un pensiero ricorrente,quel senso di vita nuova che mi pervade vedendo il disfacimento del mondo che fu, in un tempo non mio. E' proprio quando tutto sembra perduto che bisogna affrontare la fine col sorriso,perché ogni fine è semplicemente l'anticamera di un nuovo inizio. Nato nel 1977 l'8 di Febbraio dopo varie passate continuo la ricerca del mio amore perduto e del mio vero Io.Ho appena pubblicato la mia prima raccolta intitolata "Sensazioni d'Autore",un viaggio interiore nel tempo e nello spazio scandito da note poetiche e narrative.

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2 Commenti

  1. Finalmente da solo...

  2. mica tanto,ero circondato dai colleghi in riunione... XD li devo ringraziare anche per qualche spunto!


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