- Mai che abbia avuto una faccia… attenta. In una foto. O chiudo gli occhi o ce li ho rivolti da un'altra parte. La faccia di chi sta… da un'altra parte. … Guarda invece Crotti. Lo sguardo di un porco è sicuramente più interessante. L’anno del Diploma.

Avrei dovuto gridarlo… sono troppo… assente… io… per diplomarmi. Troppa poca concretezza… nel mio sguardo. Vicino ad altri sembro… uno gnometto. Sempre un passo indietro o sotto. Avessi almeno avuto mai una bella presenza. Figura alta… magra. Slanciata e muscolosa… La pancetta l’ho sempre avuta. Non tanta però. Non avrò un fisico scolpito… nemmeno tutte le altre lo hanno… e comunque ho avuto i miei successi… Crotti. 20 anni. Due più di me. Era imponente. Un gran bel pezzo di… carne. Mi sarei aspettata protezione. Sempre avuto un debole per quelli più grandi. Come quasi tutte le altre. A volte mi piaceva anche il suo comportamento da bullo. Il capo della banda. Volevo entrarci anch’io nella banda. Andai al suo compleanno. Due giorni dopo la gita alle Grotte di Castellana. M’aspettavo una iniziazione… o qualcosa del genere. Magari anche una bastardata. Avrei accettato. Per entrare anch’io nella banda.

Ed ebbi la mia iniziazione. Quando la maggior parte delle persone erano andate via o erano troppo ubriache… o fumate. A quell’ora parte il rito… del piattino. Solo per gli intimi. Io avevo agganciato uno della banda. Era uno abbastanza… a posto. Non come gli altri. O forse era solo più paziente. Non era una cima. Ma capì che non l’avrei mollato… avevamo un interesse in comune. Così al momento del… rito non avrebbe potuto non portarmi con lui.

Avevo portato apposta quel pezzo di fumo. In gita. Se me l’avesse trovato mia madre.

Avevo trovato uno che conoscevo. Sul lungomare. Avevamo fatto un business… pensa se m’avessero ingabbiato la sera prima della gita. Sicuramente l’avrebbero saputo tutti. Ne avrei guadagnato senz’altro in rispetto. E rispetto fù. Ma solo per opportunismo. Avevo il fumo.

No. Non avrebbero potuto tenermi lontano dal rito.

Fumiamo tutti insieme. Dopo. Movimenti nervosi. Solidarietà e sigarette. Sigarette… alcool.

Cartine. Piattini su fornelli. Lecco le banconote. Che stronzata...

Poi si alza. Tranquillo. Sicuro. A due passi da me. Sulla sedia... mi cade di mano la sigaretta. Lo guardo. Davanti a me. (schiarisce la gola)… il… pisello. Lui guarda gli altri. È ora!… sembra una cosa normale per loro. Slacciano le cinture. Scherzano. Si sfottono. Sulle dimensioni. Si sfidano.

Così normale… come cosa… che non trovo nemmeno valide ragioni per non farlo…per non restare lì. Con loro. E tutte le altre fuori.

Il Capo.

… - Era diventato un poliziotto.

Io lavoravo per una casa di produzione… cinematografica. Una grossa.

Avrei dovuto gridarlo…

Il blu scuro del suo maglione diventava azzurro illuminato da quel raggio di sole. Biondino. Seduto di fronte… Vederli lì. Ogni giorno. Mi faceva impazzire. Di gelosia. Perché li vedevano anche tutte le altre.

- Dopo tre anni di dipendenza dalla “polvere”… avrei dovuto dimagrire. Per tutti i piattini riscaldati… dovrei avere il fisico di una statua greca.. Invece la pancetta c’è sempre.

Che avrei dovuto fare?… .  Innamorarmi di ragazzini biondini che magari ci sarebbero anche stati. Per far carriera. E avrebbero preso potere su di me. M’avrebbero ricattato.

Lasciai tutto. E tutte le mie energie.… i miei pianti solitari. I litri d’alcool…dedicati a te. Lucida… chisciottiana… follia.  Vaffanculo tutto il resto.

Crotti. Tu no… solo tu hai capito. Era quello che desideravo. In fondo. Non c’era stata violenza. Non ce n’era bisogno… Ti amavo. Vi amavo tutti. E m’avete dato la possibilità… la lucidità. Niente ipocrisie fra noi… siamo una banda. Ed io ero la vostra… ragazza. Non come tutte le altre. Che mi importava degli sguardi di disprezzo. Per avergli sottratto un diritto. Che secondo loro non mi spettava.

… … … … …

Avrei gridato… finalmente. Sono quel che voglio… sono la “ragazza della banda”.

… … …

Eri stato giusto con me. Avevi fatto ciò che deve fare un uomo. Lo eri già da allora.

(mugolio)… Duro come una roccia…

… Grazie…
Per avermi “amato”… grazie.
Per avermi fatto sentire al sicuro.
Per i bar… la notte… lacrime che scivolano sul bancone…
Grazie per il coraggio. D’affrontare tutto questo. Con… dignità. Ti amerò per semp…

RUMORE DI SEDIA CHE CADE  SUL PAVIMENTO. . .
OMBRA CHE PENZOLA.
IL LUNGO ABITO CHE SVOLAZZA.
DAVANTI UN RIGONFIAMENTO INDICA CHE è UN UOMO. UN RIGONFIAMENTO MOLTO GROSSO. .

Nicola Eboli
Nicola Eboli
teatrante

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4 Commenti

    • e già. ora grazie a questa "mandrakata" di wordshelter posso dare ai miei deliri un rifugio sicuro. avete creato una gran cosa.

      • noi possiamo pure averla creata, ma se non fosse per te e gli altri autori che ci hanno creduto e ci credono in questo progetto, beh, sarebbe solo un rifugio vuoto


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