È un amore che non inizierà mai, non nascerà mai. Tu non potrai mai amarmi e io è da un po’ che ho iniziato a cercarti tra le pagine del mio taccuino. Me lo si legge in faccia che ho sedici anni, che sono una bambina immatura. E allora portami a fare un giro senza tenermi per mano. Io arriverò lì da te con i cerotti colorati sulle ginocchia e una borsa a fiori che usavo in quarta elementare. Senza trucco, con le labbra rossastre e i miei occhi che brillano di emozioni e di tristezza nascosta dietro le pupille. I tuoi occhi sono più spenti dei miei, ma non hai voglia di raccontarmi il perché.

Quindi iniziamo a camminare per le vie di Milano che sono affollate e noi distanti di qualche centimetro, senza tenerci per mano ci camminiamo dentro. Calpestando ad ogni passo un imbarazzo ma, questi imbarazzi sono milioni sotto le mie suole e non finiscono mai. E io mi faccio sempre più piccola tra la gente, fino quasi a scomparire, a diventare una formica che nessuno vede ma che tutti calpestano. Arriva il tardo pomeriggio e io devo scappare, devo correre sulle scale della metropolitana e fiondarmi dentro a quel dannato vagone pieno di gente. Ci salutiamo con un abbraccio che sembra durare mezzo secondo e io vorrei sentirlo durare otto ore e mezza.

Lucie M
Lucie M
Scrivo sui muri sporchi,sulle scarpe e sui frigoriferi spenti.Mi piacciono le occhiaie,la pelle bianca come il latte e le fotografie scattate male.Le mie ossa hanno sedici anni,il mio cuore ne ha il triplo se non di più.

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5 Commenti

  1. Magnifiche sensazioni! ... complimenti !!! veramente!! :)))

  2. Ogni tua poesia scorre come acqua fresca...
    anche quando colma della tua dolce tristezza.
    Complimenti Lucie.

  3. semplicemente grazie Lucie.

  4. ma no,
    ma grazie a voi (:


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