precarie
le nostre vite
appese con due dita a lavori precari.

precarie
le nostre parole
distese ad asciugare tra precari pali della luce.

precarie
le nostre visioni
intossicate da precari valori instillati.

precarie
le nostre anime
divorate da teleschermi affamati gonfi di precari modelli offensivi.

- obsolescenze culturali -

precarie
le nostre immagini
impresse per poco su pellicole irreali custodite in precari pc.

precarie
le nostre passioni
dominate da costanti mancanze di temposoldi.

precarie
le nostre dipendenze
ammantate di insormontabili paure.

precarie
le nostre illusioni
calpestate con costanza da precari maestri di vita.

precarie
le nostre paure
delimitate da precari futuri.

precarie
le nostre rabbie
anestetizzate da vuoti sociali espansi.

precarie
le nostre coscienze
distillate da mortificazioni e offese reiterate.

- obsolescenze esistenziali -

precarie
le nostre generazioni
costrette a vivere vite non proprie.

precarie
le nostre convinzioni
diseredate da incoscienze globali.

precarie
le nostre poesie
dimenticate sul fondo di cassetti svedesi.

precarie
le nostre vite
appese con due dita ad identità precarie.

precarie le nostre identità.
precarie le nostre due dita.
precarie le nostre cazzo di vite.

precarie.

- la situazione è stabile -

VeraLiberta
VeraLibertà nasce a Milano ma, ben presto, scappa in cerca del mare. Scrive, da sempre, su tutto quello che le capita a tiro: fogli, scontrini, muri, a volte anche sulle proprie mani. Quando non scrive, scatta fotografie, legge o dorme. Ha una vera e propria cotta per gli haiku giapponesi e per la poesia contemporanea. Da grande vuole fare il pirata. Ha pubblicato due libri di poesie: "Le stelle dono andate tutte al cinema" e "Biologica al 97%". Fa parte di Nucleo Negazioni.

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8 Commenti

  1. geniale...
    sei una vera scoperta...
    e l'argomento è più che mai attuale inna società fondata sul principio dell'usa e getta, dove insieme agli oggetti abbiamo imparato a buttar via anche i rapporti umani con la stessa facilità e tutto il resto... siamo anime precarie

    • grazie, sei troppo gentile, davvero! 🙂 anime precarie, sì...tipo vuoti a perdere.

  2. E' la chiusura che ammette il rischio perenne di questo tempo: equilibrio precario, come suggerisce Carmen Consoli. Bisognerebbe, forse, che qualcosa venisse giù una volta per tutte per raggiungere una maggiore stabilità, finire per credere di poter ricostruire più sapientemente.
    Tuttavia, ogni tempo contempla adattamento.

  3. che bello leggerti su word shelter. Benvenuta

  4. Benvenuta su word shelter, mi piace molto questo tuo scritto, venuto, come si dice "a fagiolo"! Proprio ieri facevo una riflessione sulla precarietà e la canzone che allego mi ronzava sempre in testa!!!
    [youtube ICidfCLsjPM //www.youtube.com/watch?v=ICidfCLsjPM youtube]

  5. mmm....

    Precario...un pò tutto quanto, sarebbe come dire che tutto è incerto e instabile, che niente dura in eterno e viene continuamente massacrato dal dubbio e dalla fatalità a buon mercato.

    Uno stile moderno propone in chiave diversa la nostra condizione da scrivania o da cassa al discount?

    Eh be, giusta espressione...giusta personalizzazione...

    ...non c'è resto da valutare.

    N.A.

  6. Complimenti! molto bello 😉
    Spezzo una lancia a favore della precarietà. Forse è l'essere sospesi tra la paura di cadere e la speranza di volare che ci fa rendere conto di essere vivi.
    Almeno spesso è così ...e quando la nostra strada sembra essere chiusa in un copione già scritto sembra che non abbiamo più nulla neanche da raccontarci. Dove sono appunto le nostre speranze? ...e le nostre paure? Dove la lotta che ci affama e ci nutre insieme?
    Appena giunto alla fine del mio stato lavorativo precario per un pò mi sono sentito smarrito... e ora?
    Poi ho scelto di lasciare alla mia vita uno spazio precario, un obbiettivo da raggiungere e quindi un cammino precario da improvvisare tra le montagne degli eventi... e ho ripreso a scrivere e a suonare...
    In sostanza... è vero che è importante avere un centro di gravità a cui affidarsi, soprattutto, ai fini pratici, se questo significa sicurezza economica, tranquillità, tempo, possibilità di progettare e pensare al futuro, ma un pizzico di precarietà va sempre lasciato respirare, tra un passo e l'altro, tra un'opzione e un'altra... libertà di vita e di morte ad ogni respiro 🙂

  7. (a dire il vero sono mesi che non scrivo nulla e quindi tantomeno posto qualcosa su word shelter ma so che la necessità tornerà presto, ...sono solo, precariamente sospeso, nel denso spazio teso tra due parole che si rincorrono) 🙂

    Buonanotte e in bocca al lupo per tutto!


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