Qualcosa tra noi
Oggi non ti aspettavo, sei arrivata da me come un lampo,
eretico inganno senza scampo, se fossi vissuta durante l'inquisizione
ti avrebbero legata ad un bastone e fatta carbone.
Tu porti strazio nel cuore.
Perché non vuoi aspettare, ti eccita il rumore del temporale che non fa mai male.
Vicino al pianoforte ci scagliamo infrangendoci come due onde, mari in tempesta
in questa notte di festa tu porti il fuoco, quello di Vesta.
Fermati, fatti guardare, non ti spogliare, voglio sentire ogni respiro che fai,
tu mi appartieni almeno per qualche secondo, ti scruto e ti rapisco dal mondo,
mi giro e non vedo più niente, solo di te il desiderio mio ardente.
Lo vuoi capire che sotto quel gelo di razza c'è una ragazza che sogna e sorride,
sei dura come la pietra che non riesco a scolpire, ti scalfisco ma non faccio breccia,
solo due corpi, il sesso l'intreccia.
Facciamo l'amore ma solo per gioco, il tempo che l'acqua bagni il mio giogo.
Come trasparente, collosa vernice, sei tu splendida, giovane attrice.
Voglio di più, ti anelo per sempre, immensa creatura di luce cangiante.
Porgi il tuo odio nelle mie mani, lo trasformerò in cristalli tzigani e se vorrai,
ora e domani, stringimi forte sognando i tuoi freddi, silenziosi Balcani.
direi.. meno male che l'inquisizione è solo un ricordo lontano!
Pienamente d'accordo! Evviva le streghe!!!