Erika non poté fare a meno di correre in bagno a piangere.
Non voleva farsi vedere dagli altri, come sempre non voleva lasciare nessun altro partecipe o spettatore delle sue emozioni.

Per mantenere la sua auto-imposta faccia allegra di sempre.
Ma quella volta non riuscì a controllare quelle lacrime che iniziarono a gonfiarsi negli occhi.

Quando lo aveva visto arrivare, finalmente, verso la chiusura dell’orario di lavoro, aveva per un secondo immaginato che stesse tornando. Come aveva già fatto in passato.

Poi gli occhi le caddero sulla busta che lui teneva in mano e che mise sul tavolo senza dire niente. E il mondo si fermò quell’istante.

Lo vide andare via disinvolto e incurante. Non aveva bisogno di guardare il contenuto di quella busta, sapeva che ci avrebbe trovato le sue cose.

Lo vide andare via, di spalle, e capì  che quella volta sarebbe stato per sempre.

Si guardò allo specchio, cercando di cogliere nel mascara che scivolava giù dagli occhi, il pensiero migliore tra tutti quelli che le affollavano la testa.

O che  Affogavano forse, tracimando per uscire in lacrime copiose che non riusciva a fermare.
Adesso sarebbe voluta tornare indietro.
Adesso avrebbe voluto avere il coraggio di provare a fermarlo.
Adesso avrebbe avuto la forza di parlargli, di esprimere i suoi veri sentimenti, e dirgli quanto lo amava.
Adesso era troppo tardi...

Era riuscita a perdere qualcuno di importante.
Era riuscita a tenere la mano a lungo, ma alla fine non era stata capace di bluffare.
Era riuscita a  lasciare che il suo passato tornasse a rovinarle il presente. Proprio quando avrebbe voluto lasciarlo per sempre alle sue spalle.

Ma il passato adesso tornava indietro. Per farle male,per colpirla di nuovo e lasciarla inerme, stordita. Di nuovo vittima di se stessa.

Il passato adesso tornava in parole a farle più male delle botte che aveva preso in vita sua, delle umiliazioni subite. I lividi che suo padre le aveva lasciato quando era bambina erano andati via senza lasciare traccia alcuna. Come quelli del suo ex ragazzo...

Quelle parole, capì in quel momento, non sarebbero andate via così facilmente.
Erano le parole di lui che aveva cercato in ogni modo di salvare quella relazione. Erano i suoi messaggi di SOS che lei non aveva voluto raccogliere.
E quello che faceva più male era che erano la pura e semplice verità.

“non devi dimostrarmi che sei forte...non devi vendicarti su di me dei  demoni del tuo passato....”

Quante volte glielo aveva sentito dire?
Quante volte aveva voluto vedere fino a che punto sarebbe potuta arrivare?
Quante volte lo aveva fatto arrabbiare di proposito per vedere fino a quando sarebbe tornato indietro?

Proprio lui, la prima persona che le aveva dato qualcosa senza chiedere nulla in cambio se non di essere se stessa.
Lui che la aveva fatta sentire importante come mai prima.

Lui che aveva pagato la sua voglia di vendetta, la sua voglia di essere, per la prima volta, lei a gestire la vita altrui.
Lui che la aveva capita fino in fondo….
E  lei era riuscita a lasciarlo andare via...

Manuel Chiacchiararelli
Manuel Chiacchiararelli
Nato a Roma, nel lontano 1975. Da allora sempre in movimento, prima in Italia, poi in Europa. Fermarsi e ripartire, rimettersi in gioco, fare esperienze sempre e comunque E la scrittura, unico punto fermo nella mia vita burrascosa, mi aiuta a catturare i ricordi... A fine 2011 finalmente ho coronato il mio sogno ed ho pubblicato il mio primo romanzo "Lo Sguardo dei Faggi" edito da Aracne Editrice .

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3 Commenti

  1. Ognuno di noi ha un passato che non vuole rimanere passato e che scalcia e chiede vendetta per ciò che è stato. Vendetta che spesso uccide ciò che di buono è in noi. Sofferenze inutili che lasciano vuoti. Mi chiedo cosa ci spinge ad allontanare con i nostri comportamenti proprio le persone che amiamo. Perché la rabbia che proviamo per altri la riversiamo verso chi ci ha donato tutto se stesso senza chiedere nulla se non amore?
    Perché è proprio in nome dell'amore che ci ritroviamo a far soffrire le persone. Erika però sa cosa ha allontanato il suo amore. Forse riuscirà nuovamente ad amare se stessa e poi allora sarà davvero in grado di amare la vita e le persone.

  2. Il passato non si può cancellare con un gesto di spugna, soprattutto se si tratta di un passato di abusi e soprusi.
    Ma si può almeno cercare di trovare nell'altro uno stimolo, ed un aiuto, per almeno provarci...
    Ma c'è quell'orgoglio e quell'ego che chiede vendetta contro i demoni passati che, forse, frena Erika nel farlo.
    Ha capito di avere sbagliato, lui la ha letta dentro come un libro aperto...ma ancora non riesce a provare a tornare da lui....
    Purtroppo


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