Adesso mi chiedo dov’ero. Dov’è che sono stata tutto quel tempo da sola. Perché da sola ci stavo mentre credevo di avere un mondo intorno. Adesso mi chiedo quanto avrei aspettato ancora qualcosa che poi semplicemente era stato inghiottito dal vuoto quindi era impossibile che potesse tornare. Non so se davvero esiste la reincarnazione, ma di una cosa sono certa, io ho vissuto almeno dieci vite diverse. E ognuna di esse la ricordo perfettamente, anche se in gran parte di esse nemmeno mi sembra di esserci stata davvero, o semplicemente non ero io, solo che lo ricordo.
Quanta gente… e ognuno ha lasciato un segno, come su quei registri che stanno in certi hotel dove puoi scrivere un pensiero prima di partire, ne ho a migliaia di pagine riempite nella testa dalle parole lasciate. Cosa è cambiato adesso? La consapevolezza… sì che ne ho avuti di momenti felici, ma di quelli che ti volti a guardare e ti vedi sorridente nel ricordo passato… di quelli che ti accorgi dopo che eri felice, dopo perché in quel momento non capivi nulla eri come ubriaco e forse per questo motivo quella felicità lì te la sei giocata e persa durante un bluff ideato proprio per la paura di perderla.
Adesso c’è la consapevolezza, allora penso che il senno di poi, l’esperienza e le cadute davvero sono servite a qualcosa. E poi ancora che molte volte non era nemmeno vera felicità…
Adesso, dopo tutte le cadute, il tempo speso a curarle, dopo le infezioni e le ricadute, adesso, dopo aver mangiato sale a mani piene, adesso dopo averli elaborati tutti quei surrogati di felicità e dopo aver digerito anche il fatto che quegli sprazzi di felicità vera sono comunque finiti… adesso lo capisco che questo momento è pieno di tutto, che non manca nemmeno un pezzo di quello mi è sempre mancato accanto. Adesso, questa felicità ha un senso, riempie tutto ed io non la guardo ma la vedo… e la riconosco sorridendo.
Karen Lojelo
Nei momenti più difficili tendo a cercare la forza nella consapevolezza che tutto serve, tutto è esperienza ed è necessario per proseguire il cammino. Mi lascio affascinare dall'idea che toccato il fondo poi si deve per forza risalire anche se mi sembra di affogare sempre di più senza poter far nulla se non ancora, portando lo stesso ottimismo all'esasperazione, di credere. Affidarmi alla speranza nonostante tutto.
E prima o poi il momento difficile passa, magari dissolvendosi in un tramonto estivo.