Questa è per te, che non la leggerai
che avrai di meglio a cui pensare
che non a me, a noi, che ricordare
non fa per te, non ti è bastato mai
Se fosse ancora semplice parlare
com’era allora ti racconterei
della paura di perdere i miei
stralci di certezze ed affondare

Sento che sbiadiscono le facce
pian piano si storpiano le voci
e si scontornano i momenti
Vedi si smarriscono le tracce
di incroci e assenze ai crocevia
dell’esistenza nostra parimenti

Eppure a volte siamo solo noi
come dirti qualcosa che non vuoi
sentire, e poi sentire te che puoi
mentre non posso io vivere senza.

Nana O
Osservo la forza misteriosa delle parole che si inseguono, si attraggono e poi si scelgono.. Io sono la mano che le adagia sul foglio e l'occhio stupito che assiste al miracolo di un ordine perfetto, l'unico possibile nel caos del nostro imperfetto sentire

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6 Commenti

    • grazie a te karen, anche e soprattutto per avermi dato la possibilità di condividere il mio mondo con tutti voi..

  1. Già, a volte succede proprio così


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