Sanctus il mistero della Fede

Recensioni Vito Tripi

di Vito Tripi

Marx una volta disse che “la fede è l’oppio dei popoli”, passando oltre le sue teorie materialiste con i relativi risvolti politico-economici, indubbiamente il “credere” è un qualcosa che aiuta a vivere meglio. La religione, e volendo anche la scienza, fondamentalmente cerca non solo di dare delle risposte ma di alleviare le sofferenze psichiche e fisiche degli individui. Ma cosa succederebbe se quello in cui crediamo, per noi cristiani ad esempio la Genesi, fosse in realtà un falso ben orchestrato? Se tutto quello inerente alla fede, dalle guerre di religione alle grandi missioni, in realtà fosse stato da sempre manipolato da una camarilla di uomini? Come reagirebbe il mondo? Su questo delicatissimo tema si muove Simon Toyne nella sua interessantissima opera prima un thriller incalzante intitolato Sanctus, edito dalla Sperling&Kupfer, che si sta già dimostrando un caso editoriale.

Tutto comincia a Ruin, una località tra i monti della Turchia, in cui esiste da tempo immemorabile la Cittadella un monastero scavato in una montagna. In esso da millenni è custodito un oggetto mistico e misterioso chiamato il Sacramento. La Cittadella è uno stato nello stato, amministrato da un gruppo di monaci retti da un anziano religioso, noto come Prelato, e dal suo vice conosciuto come l’Abate. La cerchia interna di quest’ordine è formata da dodici monaci di smeraldo vestiti che prendono il nome di Sancti. Intorno ad essi, in senso piramidale, una schiera di altri religiosi dalle tonache diverse in base alle funzioni: cremisi per le guardie, marroni per gli operai, nere per i bibliotecari e grigie per la cerchia più umile. La vita all’interno di questo eremo scorre da sempre tranquilla sino a quando il giovane Samuel, divenuto da poco Sanctus, fugge dalla sua cella e, in pieno giorno davanti a migliaia di turisti e alla stampa, si suicida buttandosi dalla cima della Montagna. La cosa che più di tutti colpisce il pubblico e che prima di uccidersi il monaco rimane per ore in piedi con le braccia allargate a voler sembrare una croce o forse sarebbe meglio dire un Tau, e in questa posizione spicca il volo. Non è un semplice suicidio ma un messaggio ben preciso.

Il suo corpo finito fuori la giurisdizione della Cittadella viene prelevato dalle autorità turche e l’indagine viene affidata all’ispettore Arkadian il quale rinviene, grazie al coroner, un numero di telefono negli intestini di frate Samuel. A quel numero risponde la giornalista newyorkese Liv Adamsen, gemella del defunto. Da qui parte un’indagine incalzante che vede la giovane donna arrivare in Turchia e trovarsi in mezzo ad una guerra religiosa e occulta tra i monaci della Cittadella e i misteriosi Mala che fanno capo alla scienziata Kathryn Mann e a suo figlio Gabriel. Una guerra sotterranea senza esclusione di colpi condotta senza scrupoli dall’Abate ben intenzionato a salvare il segreto del proprio ordine. Un segreto talmente tanto potente da poter cambiare per sempre le sorti del mondo.

Toyne ci regala un’opera interessantissima che tocca le corde non solo della fede ma anche quelle più intime degli essere umani, la famiglia, i ricordi, gli affetti e soprattutto il futuro. Ma non solo, con garbo e sottigliezza egli affronta le tematiche ambientaliste e della fame nel mondo. Evita di scivolare in banali critiche contro il fanatismo religioso, anche i cattivi, nella loro esaltazione sono motivati dei puri nel male, non delle macchiette o delle caricature come spesso accade. Toyne smonta alcuni luoghi comuni e ci dà una prospettiva diversa riguardo i grandi temi religiosi in particolare sulla Creazione. Scritto in maniera scorrevole e godibile, mai ampollosa o troppo descrittiva, il testo si avvale anche di una strategia letteraria già usata dal duo Preston&Child ossia i capitoli brevi, minimo due cartelli massimo sei, permettendo una lettura rapida e accattivante.

 

TITOLO: Sanctus

AUTORE: Simon Toyne

EDITORE: Sperling&Kupfer

PAG: 461

PREZZO: € 19,90

 

Vito Tripi
Vito Tripi
Vito Tripi collabora con l’Agenzia Stampa Deigma Comunicazioni specializzata in uffici stampa culturali, religiosi, sociali e tecnico-scentifici, con le Riviste “Charta Minuta” e “Storia del ‘900” “L’idea il giornale di pensiero” Dal settembre 2007 è opinionista cinematografico per l’emittente TeleVita nel programma “Lungometraggio” Ha curato la Rubrica Cinema e Libri per il periodico on-line www.nannimagazine.it Cura la Rubrica d’arte “Gallerie Romane” per la radio Vaticana nel programma “Attualità della Chiesa di Roma” Cura la Rubrica Arte&Libri per il mensile “Il Giornale del Lazio” Curatore della manifestazione letteraria “Genius Loci” presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Tor Verga

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1 Commento

  1. Veramente bello, scorrevole, interessante, letto in un giorno.

    Complimenti all'autore, spero di leggere presto un Suo nuovo libro.


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