Ho il cranio scoperchiato e un concerto di sporche dita
che mi frugano le cervella.
C’è qui un simposio di stupidità applicata
che segue speciosa,ogni mio gesto d’atto e parola.
È una teleconferenza a tempo pieno.
Oggi ho contato quarantotto inquilini,
nella mia testa;
ognuno dotato di un proprio tono e carattere.
La mia materia grigia rimbalza per il mondo
come un pallone,
la casa che abito non ha mura né finestre.
Sono soggetto alla santa inquisizione.
Hanno accordato gli strumenti,
e ciascun convenuto suona la sua policromia
in questo sinfonico stillicidio.
I congiuntivi si moltiplicano…
È venuto l’autunno,
ed ho provato ad applicare il condizionale alle foglie.
Sono un ragazzo fortunato:
la mia vita privata è un agorà di presenze al vetriolo.
Schizo-soft
Ciascuno punta l’indice,
e tutti gridano al delitto.
Sono diventato saggio come Re Salomone,
guardingo come un animale,
silenzioso come un seminarista in raccoglimento,
ma niente è servito:
tutti insieme gridano al delitto.
Anelo ad un nirvana mentale,
una sorta di sterile vuoto senza acari,
germi,e parassiti affamati.
Un limpido deserto non solcato da anima viva.
Resta sempre qualche traccia ideativa,
sono rovinato!,
sempre qualcosa di opinabile, discettatile,
prescrivibile o soggetta a castrazione.
Sono un ragazzo fortunato:
non sono mai solo,
il mio cervello è sparpagliato un po’ ovunque,
ma non lo ritrovo in nessun luogo.
Mi sto applicando a cinque diverse forme
di braille mentale.
Presto il delirio aderirà ai miei occhi
come uno straccio bagnato.
Massimo Triolo
e non sei l'unico... benvenuto Massimo... questo tuo scritto lascia senza fiato..
bel pezzo complimenti...concordo con Mariella
penna all'altezza delle tue visioni...
complimenti!
Come sempre..incantata poeta.. :))