Storie raccontate Nel Buio

Recensioni Vito Tripi

di Vito Tripi

Il Buio, questa oscura realtà che dall’inizio della vita accompagna l’essere umano. Il Buio la paura primigenia dell’uomo, quel tutto perso nel nulla, il vuoto incolore che genera mostri, quella zona oscura che tutto divora. Poe e Lovecraft hanno saputo dare un’anima e un perché al Buio tracciando una linea rivoluzionaria che da allora tutti gli scrittori horror hanno seguito.

Adesso è il turno dell’Italia, del Paese del Sole, parlar un po’ del e dal Buio e lo fa con un’interessantissima e originalissima idea l’antologia e-book Nel Buio edito dalla dbooks. il progetto nasce dalle riviste Altrisogni e D&N e dal concorso NEL BUIO che si è tenuto tempo fa. L'antologia contiene non solo i 10 racconti finalisti e 10 fotografie, di cui Yuri Abietti con Il grande buio si è aggiudicato il podio per lo scritto e Giuseppe Agnoletti con Omaggio a Poe per la foto, ma ci sono degli special guest i cosiddetti Ospiti. Sì perché questo libro non solo ospita le nuove leve della letteratura gender nostrana, ma anche i veterani dell’horror e del mistero che da anni sguazzano nel nero mare della paura. Parliamo di grandi firme a partire da Danilo Arona, master indiscusso dell’orrore made in Italy, Cristina Astori tra le grandi lady del nero italico, Stefano di Marino, altro grande cantore della paura, supportati da Clelia Farris e Alberto Cola. A dare un volto alle loro paure le foto di Paolo Cavanna, Andrea Rota Nodari e Andrea Chelli.

Cominciamo col racconto vincitore di Abietti, breve ma incisivo e apocalittico con un lieve rimando a Pulse. Le storie dei big variano dall’omaggio ai creepy, nonché a King e a Perdinka, di Arona, invero tra i miei racconti preferiti, a quella fantascientifico orro-onirica della Farris, quella a sfondo militare e anch’essa fantascientifica di Cola, a quella della Astori che ricorda un po’ la pellicola They di Robert Harmon sino alla conclusiva di Di Marino ucronia orroristica in salsa nipponica. Delle foto correlate la mia preferita è Bambole di Cavanna.

Le storie dei secondi classificati hanno una grande qualità l’inventiva pura e semplice, quasi “innocente”, dei giovani autori. Gost story a sfondo quasi ironico e familiare come quella di Anna Notti; inquietanti e virali come quella di Mirko Dadich; chi usa la fantascienza come Roberto Guarnieri per muovere una critica all’eccessiva sete di conoscenza dell’essere umano; bordeland tra horror e thriller psicologico il racconto di Roberta Pizzuto; Fiorella Rigoni, invece, ci offre un interessante tour post mortem; dentro un incubo profondo, in ogni senso, e lungi dall’esser finito ci trascina James Carrol Wish; qualcosa sta per salire dal profondo, nel racconto di Rubrus, qualcosa che conosce solo il buio e che agogna di vedere i colori; un tocco di HPL ce lo regala Tanja Sartori mentre chiude la nostra antologia una storia delicata e triste, sul ricordo e sull’amore che in fondo in fondo non muore mai ce la dipinge Giuseppe Agnoletti.

Per quanto riguarda la seconda tranche di foto, ognuna a suo modo inquietantemente splendida, quella che preferisco è Incontri a Mezzanotte di Alfredo Negroni in cui l’immagine malinconico-spettrale dell’uomo incappucciato nel parco unisce un senso di melanconia allo sfondo gotico e al contempo crepuscolare.

Nel Buio, è un interessante tour nel regno delle ombre, nelle nostre paure, nelle nostre ossessioni, in quel velo oscuro che compre la nostra realtà quotidiana, la nostra normalità, quel muro nero che nasconde dietro di sé orrori indicibili o fantasie inconfessabili. O forse anche un senso di malinconia per un’età, quella dell’infanzia, in cui il massimo che poteva spaventarci era proprio il buio sinistro ma discreto compagno delle nostre ore.

 

 

Vito Tripi
Vito Tripi
Vito Tripi collabora con l’Agenzia Stampa Deigma Comunicazioni specializzata in uffici stampa culturali, religiosi, sociali e tecnico-scentifici, con le Riviste “Charta Minuta” e “Storia del ‘900” “L’idea il giornale di pensiero” Dal settembre 2007 è opinionista cinematografico per l’emittente TeleVita nel programma “Lungometraggio” Ha curato la Rubrica Cinema e Libri per il periodico on-line www.nannimagazine.it Cura la Rubrica d’arte “Gallerie Romane” per la radio Vaticana nel programma “Attualità della Chiesa di Roma” Cura la Rubrica Arte&Libri per il mensile “Il Giornale del Lazio” Curatore della manifestazione letteraria “Genius Loci” presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Tor Verga

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