Sono per strada e sto registrando per te questo messaggio vocale, accorcia la distanza mentre l'autostrada sembra solo una lingua di cemento di qualche demone che ci vuole trascinare via.

Banale,è l'unica descrizione che mi viene in mente guardando il paesaggio e la gente che cammina, attimi ripresi da una videocamera a rallentatore, fotogrammi di un film muto rivisto centinaia di volte prima che arrivassi tu a colorare il grigio e nero della mia anima.
Vuoti a perdere incontrati sulla mia strada, ritornelli stonati di canzoni scritte per un manipolo di imbecilli trovano terreno fertile nel mio passato,quando tu eri ancora sogno inespresso che è peccato solo a pensarci per quanto perfetta si stagli adesso davanti a me la tua figura.

Prego, non so chi e non so nemmeno se qualcuno mi ascolti in questo momento;la felicità è una brutta bestia. Quando sei abituato a rimanere a galla, quando conosci per pochi istanti la terra ferma e non ti è dato alcun manuale d'uso invece quando tenti di volare, ma corro il rischio, sei le mie ali spiegate, percepisci le raffiche di vento, come radar mi indichi i costoni delle montagne e correggi l'assetto quando mi sbilancio troppo e rischio di cadere. Fragile come carta velina mi sono alzato, resistente come il cemento mi sono plasmato, nomade nel pensiero ti ho incrociato, più bella della sera di natale quando si scartano i regali e più dolce delle stringhe che compongono la musica delle sfere, celestiale incubo pensare ad un domani senza te.

Espressione matematica il destino che ci ha unito, con le sue variabili che cambiano ogni giorno a dispetto del tempo, guai inversamente proporzionali al nostro amore.
Esistono i miracoli, ma lo dico a bassa voce, se fosse un sogno non mi svegliare, uccidimi senza pietà, agonizzante, ma lasciami guardare per poco il tuo viso, che sia l'ultima cosa che ricorderò bruciando all'inferno.

Amore arrivo per cena, ci vediamo tra poco.Ti Amo.

poeta solitario
poeta solitario
Sono passato,un pensiero ricorrente,quel senso di vita nuova che mi pervade vedendo il disfacimento del mondo che fu, in un tempo non mio. E' proprio quando tutto sembra perduto che bisogna affrontare la fine col sorriso,perché ogni fine è semplicemente l'anticamera di un nuovo inizio. Nato nel 1977 l'8 di Febbraio dopo varie passate continuo la ricerca del mio amore perduto e del mio vero Io.Ho appena pubblicato la mia prima raccolta intitolata "Sensazioni d'Autore",un viaggio interiore nel tempo e nello spazio scandito da note poetiche e narrative.

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