Era lì imprigionata tra le lamiere. Tutto era successo in un attimo. Beh succede sempre in un attimo, le cose migliori come le peggiori lo fanno. Succedono in fretta, mentre non te le aspetti, quando avevi perso ogni speranza o quando finalmente ne avevi ritrovate fin troppe.

Martina guidava sulla statale con aria distratta, non pensava a nulla in particolare quel giorno, era distratta dai suoi stessi pensieri indefiniti e poi improvvisamente quel salto nel vuoto. Inizialmente stupore, poi terrore, la paura si era impossessata di ogni particella del suo corpo e della sua mente, poi l’impatto e il graduale rendersi conto di essere ancora viva mescolato alla quasi certezza che lo sarebbe rimasta ancora per poco. Di nuovo la paura, poi la disperazione, infine un senso di pace. La resa.

Si sentivano in sottofondo cantare gli uccellini e la luce del sole filtrava tra le foglie degli alberi di quel fitto bosco. Era una luce splendida, degna della migliore delle primavere anche se erano in pieno inverno. Strana la vita, in quel bosco avrebbe potuto trovarcisi a passeggiare e godere della bella giornata, invece era imprigionata in quello che rimaneva della macchina di cui ancora stava pagando le rate. Dicono che in certi momenti la vita ti passi davanti come un film. Lei invece si era messa di proposito a scavare nella sua memoria e a cercare solo i momenti migliori. Buffo, stava lì tra la vita e la morte e sorrideva di tutto quello che l’aveva resa felice.

Eppure forse in percentuale erano stati maggiori i momenti brutti, dolorosi, difficili… ma lei sembrava ricordare solo quelli più lucenti, lucenti come il sole di quella, stranamente calda, mattina d’inverno. Ad un tratto aveva smesso di disperarsi, di avere paura, aveva provato come una sensazione di riposo, come dire finalmente non devo più preoccuparmi di cosa fare o non fare… è finita. Le venne mente la frase di un film dove una signora anziana diceva che nel momento in cui si hanno abbastanza belle foto da portare con sé si può anche morire… e così Martina aveva iniziato a scansionare i suoi ricordi per vedere se ne aveva abbastanza ed era sorpresa da quante meravigliose immagini riuscisse a trovare nella sua memoria.

In fondo ho avuto tutto quello che ho desiderato almeno per un momento si ripeteva… forse può davvero bastare così…
Le venne in mente che la sua vita era stata tutta come quella mattina… un caldo inverno.

Karen Lojelo

Karen Lojelo
Karen Lojelo
Karen Lojelo, nasce a Roma il 25 giugno del 1976. Ha pubblicato 'L’amore che non c'è' romanzo 2008), la raccolta di poesie 'Binario 8' e 'l'ebbrezza del disincanto' (romanzo 2012). Nel 2013 è andato in scena uno spettacolo teatrale scritto da lei: Riflessi con la regia di Virginia Pavoncello. Nel 2018 è uscito il romanzo 'Non ti scordar di te' edito da Viola editricee vincitore del premio speciale della giuria al concorso internazionale Montefiore, subito dopo 'Margherita' una raccolta sui generis di racconti e monologhi su questo personaggio immaginario e dedicata alla sensibilità femminile. A novembre 2018 viene pubblicata una nuova edizione indipendente rivisitata e corretta di 'Binario 8', poesie strettamente collegate con i racconti di 'Margherita'. A breve è prevista anche l'uscita di un'antologia di racconti da lei curata con la partecipazione di altri scrittori tra cui nuovi autori e nomi noti. Gestisce un sito multi autore che promuove la scrittura e l’arte in tutte le sue forme //www.wordshelter.it/ Il suo sito personale //www.karenlojelo.it/

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8 Commenti

  1. il film sbaglio o era "Vi presento Joe Black"?

  2. cosa c'è di meglio di un caldo inverno?

  3. Vero e tragicamente bello Karen!!! Siamo tutti sospesi tra affanni e speranze, abbracciati da caldi inverni e travolti da fresche estati... solo che spesso ce ne accorgiamo e/o ricordiamo troppo tardi...

    • e comincio a pensare che il detto "meglio tardi che mai" beh, non sia dei migliori.... come se ci svegliassimo pochi attimi prima di chiudere il capitolo di questa assurda esistenza.

  4. Bella.
    "...Voglio trovare un senso a questa vita, anche se un senso, questa vita non ce l'ha..." (Vasco Rossi)

  5. Tutto può succedere in un attimo! .... mi fa un po' paura questo racconto! perchè circa 27 anni fa ho avuto un incidente frontale .... nei momenti precedenti stavo pensando a ciò che avrei dovuto fare all'arrivo a casa (dopo il lavoro) .... facevo l'elenco degli impegni! mi sono trovata nella curva addosso ad una macchina ...... mia figlia aveva poco più di un anno! ..... di cose belle dovevo farne ancora, la seconda figlia e il terzo figlio! ....... ed ora? ...... aiuto!!! ...
    Grazie per il racconto...:-)


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