Vecchio cantastorie

Oggi è un giorno dal gusto dolce, ma con i il retrogusto amaro.

Dolce è il ricordo di un tempo passato, non tutto è stato dimenticato.

Attimi nostri ho rispolverato nella soffitta di quello che un tempo è stato.

E allora ricordo quanto eri speciale, un genitore fuori dal normale.

Mi hai dato il meglio di quello che potevi, hai studiato con me quello che non sapevi.

Quando hai sbagliato sei stato coraggioso e guardandomi negli occhi lo hai ammesso anche se era doloroso.

Dolce è il ricordo di te perché in giornate come queste ti sento accanto a me.

E riesci ancora a colorare la mia vita prolungamento tuo nonostante la prematura dipartita.

Le mie radici papà sono saldate bene, passate da te a me col dna e con gli attimi vissuti insieme.

Come le visite nei musei e le passeggiate romane, ma anche i racconti sulle vicende umane.

Tutto questo mi riporta al tuo amore, una lama trafigge il mio cuore.

È facile essere fagocitata da quello che avrei voluto quello che sarebbe potuto, quello che non ho avuto quello che ancora da te pensavo fosse dovuto.

Vorrei vederti raccontare ai tuoi nipoti mentre ti ascoltano devoti.

Questo è l'aspetto doloroso, quello che lascia qualcosa di ombroso.

Ma è un'ombra fugace e basta un sorriso affinché torni gioia sul mio viso.

Vedi papà ho capito una cosa, questa è la vita anche se a volte può sembrare dolorosa.

Il tempo vissuto nessuno lo ha cancellato e in molti miei gesti ritrovo quello che tu mi hai insegnato.

Il dolore di averti perso presto non sarà mai colmato, ma il tuo amore non per questo è stato smantellato.

Io sono il continuo di una storia passata che attraverso le tue labbra mi è stata sussurrata.

Così il passato si fonde con il presente, hai lasciato il testimone alla tua attendente.

Questa è la vita, me lo hai insegnato tu vecchio cantastorie di boschi bande e tribù.