Mi trasformo spesso
Nell’uomo che detesto
E tu mi chiedi:
Perché lo fai allora, se non vuoi?
Ma il mondo non è mio
E non c’è solo Dio
A scatenare rabbia e sangue su di me
Mi nascondo insieme a lei
Dentro quella stanza che non ha pareti.
Vivienne, lei dice il nome,
lo fa per professione,
io pago coi contanti la mia vita
E cerco di dimenticare il suono
Dei passi della notte che abbandono
La cenere pervade l’armonia
Colori e lacrime persi d’agosto
Ritornano scalfiti alla mia porta
Prova a giudicare anche questo sbaglio
Sarò così lontano ormai
Come un volo immenso in un cielo d’ambra
Come il cuore grigio di un’altalena stanca
Danzare sulla vita
Che poi non è mattina,
Danzare sulla vita
Che poi non è l’amore,
Danzare sulla vita
che poi non mi somigli,
Danzare sulla vita
Sopporterò i miei sbagli.
La cenere pervade l’armonia
Io so cullare sempre il mio dolore
Sarò lo stesso sbaglio da rifare
Tu sei lo stesso sbaglio da evitare
Quando mi alzerò da questo letto
lo so che vorrò essere migliore,
ma adesso è ancora notte
su,
lasciami dormire.
una canzone....molto efficace ... ma anche una storia, un film 🙂
l'amore fa paura a uomini e donne...l'idea della prostituta è forse un po' retrò, poetica, anche se l'ambiente della prostituzione non lo è per niente. Ora ci si immerge nel virtuale, per non pensare e non venire scalfiti.
grazie per l'emozione !
che bello leggerti... lo sai