Ci sono ritorni che sono addii,
Patti saldati con la ceralacca.
Smetto di respirare e sentire il sapore del sangue
Sulle mie labbra
O forse erano le tue labbra
La memoria di un tocco
Non è meno reale
Ma le mani sul tuo corpo non sono le mie
Sono di un’altra persona
E se guardo con attenzione
Le mie mani sono sul corpo
Di qualcun altro
Così stretti sono certi legami
Travolgono
Travalicano
Tradiscono
Stringono nodi che imprigionano
Liberano fantasie consolatorie
Un sorriso che non è mio
Ma è stato mio
Si ridisegna su un volto
Che è stato tuo
E ciò che desideri
Chiude il cerchio:
Si può amare
chi ha amato
chi hai amato.
Erika Muscarella
Blogger, collabora con diverse testate e siti web dal 2003. È stata responsabile e fondatore di News On Stage (weblog dedicato agli emergenti) e gestisce PromoArts Eventi e Comunicazione, attraverso il quale promuove concerti, eventi, mostre. Ha pubblicato due racconti: "Pietra e Carne", incluso nell'antologia "365 racconti erotici per un anno" a cura di Franco Forte (Delos Books), e "Artigli" sull' antologia a scopo benefico "365 storie cattive" a cura di Paolo Franchini, il cui ricavato è destinato a A.I.S.E.A. Onlus, per la cura dell'emiplegia alternante. Attualmente scrive su "Pepe Nero" (pepeneroblog.blogspot.com), blog di opinione sulle proposte del web.
stupenda Erika!
Il ricordo di un amore vive di vita propria e con prepotenza separa i sogni dal reale. Il ricordo si finge amico, ma è di parte; esso appare sempre migliore, anche quando sofferto, perchè fermo nel tempo, ed in continuazione elaborato ed alla fine sempre giustificato.
Sì Stefano mi ritrovo nelle tue parole... e in quelle di Erika... 🙂
Bellissimo ,complimenti ...
complimenti Erika...in un modo diverso le tue parole sono il prequel del mio Purgatorio...:-)
"Ci sono ritorni che sono addii"...è bellissimo, mi ci ritrovo.