The Walking Dead: arriva il Governatore

Recensioni Vito Tripi

di Vito Tripi


Gli zombie sono delle figure ormai talmente tanto radicate nell’immaginario orrorifico collettivo da essersi ricavati uno spazio di tutto rispetto avanti a vampiri e licantropi. Indubbiamente nel panorama zombesco un posto di riguarda lo detiene il serial The Walking Dead, nato come graphic novel e ora approdato sul piccolo schermo con una serie di telefilm, attualmente stiamo a metà della seconda stagione, che sta ottenendo un gran numero di consensi tra gli zombi-fans.

Ora The Walking Dead ritorna sulla carta con una novelization (trasposizione romanzate di film, serial e cartoons) scritta a quattro mani da Robert Kirkman, il creatore della serie, insieme a Jay Bonansinga edita dalla Panini Books. Ci troviamo di fronte ad una sorta di spin-off, o meglio un prequel, della serie incentrata sulla figura del Governatore al secolo Philip Blake. Per i fan della serie il sociopatico caudillo di Woodbury, ancora inedito nella serie televisiva anche se tra i papabili spicca il nome di Tom Savini, eletto dalla rivista Wizard come villain dell’anno, rappresenta una pietra miliare.  Ora con L’ascesa del Governatore assistiamo alla genesi che trasformerà un uomo della provincia del sud, vedovo e con figlia a carico, ad essere uno degli uomini più spietati dell’universo Walking Dead. La storia si svolge dopo le settantadue ore che hanno cambiato il mondo, quando i morti hanno incominciato ad alzarsi per divorare i vivi.


Phil, uomo rude e con qualche lievissima turba, ogni tanto sente delle voci nella testa, decide di recarsi ad Atlanta al centro d’accoglienza organizzato dalla Guardia Nazionale, secondo gli ultimi dettami impartiti via radio dal Governo prima che tutte le comunicazioni collassassero. Con lui l’amatissima figlia Penny, il suo “pulcino”, il ricalcitrante e antipodico fratello maggiore Brian e gli amici di sempre Nick e Bobby. Philip affronterà un viaggio nella periferia più profonda dell’America, tastando con mano gli orrori del cambiamento, imparando che non sono sempre gli Azzannatori la minaccia più terribile ma, soprattutto, sarà un viaggio al confine ultimo della sua anima e del suo equilibrio psichico.

Però non ci troviamo di fronte alla classica storia di zombie, no perché anche se non mancano le forti scene splatter all’insegna del gore più spinto, c’è un’ampia parte incentrata sulla psicologia dei personaggi. Il quartetto che ha prima vista sembra la solita accozzaglia di bifolchi del sud, tutti birra e KKK, si trasforma rapidamente in una sorta di famiglia di sopravvissuti quanto mai eterogenea. Phil è l’indiscusso leader del gruppo, duro, implacabile, lo spezzi ma non lo pieghi, Bobby è il grassone attaccabrighe del gruppo, ma è profondamente legato ai suoi amici, Nick si riscopre fedele senza arrivare ai vaneggiamenti teocon, e da ultimo Brian è la mosca bianca del gruppo, l’unico con un titolo di studio, indeciso, a tratti debole che si domanda quanto sia eticamente giusto “uccidere” i non-morti.

I punti più interessanti del romanzo non sono tanto le ammazzatine e i combattimenti vari, che per altro sono ben descritti e suggestivi, ma i momenti d’introspezione dei personaggi. Il dialogo tra zio e nipote sull’autobus abbandonato è di una delicatezza in grado di commuovere anche le pelli più coriacee, così come quello tra Penny e Nick sulla giostra, ed il metodo che Brian crea, ossia la parola d’ordine “lontano”, per celare agli occhi della piccola l’orrore che li circonda. Parimenti il momento in cui la bambina tenta di preparare le frittelle alleggerisce il carico di tensione del lettore. Così come il dialogo tra i fratelli Blake quando Phil scoppia in lacrime per la sua incapacità di gestire in maniera normale il suo rapporto sentimentale con April compromettendolo per sempre. Le numerose sciagure che porteranno alla nascita del Governatore sono la dimostrazione che mostri non sempre si nasce ma lo si diventa, che la discesa nell’abisso non è mai un lampo ma un lento sprofondare. Alla luce dei fatti il tanto odiato dittatore di Woodbury risulta quasi simpatico e suscita la compassione del lettore. Ah c’è anche un colpo di scena non trascurabile ma che non svelo per lasciare la suspense.

 

TITOLO: The Walking Dead – L’ascesa del Governatore

AUTORI: R. Kirkman – J. Bonansinga

EDITORE: Panini Books

PAG: 316

PREZZO: € 19,00

ANNO: 2012

Vito Tripi
Vito Tripi
Vito Tripi collabora con l’Agenzia Stampa Deigma Comunicazioni specializzata in uffici stampa culturali, religiosi, sociali e tecnico-scentifici, con le Riviste “Charta Minuta” e “Storia del ‘900” “L’idea il giornale di pensiero” Dal settembre 2007 è opinionista cinematografico per l’emittente TeleVita nel programma “Lungometraggio” Ha curato la Rubrica Cinema e Libri per il periodico on-line www.nannimagazine.it Cura la Rubrica d’arte “Gallerie Romane” per la radio Vaticana nel programma “Attualità della Chiesa di Roma” Cura la Rubrica Arte&Libri per il mensile “Il Giornale del Lazio” Curatore della manifestazione letteraria “Genius Loci” presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Tor Verga

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