Donne di genere per la Fanucci

Recensioni Vito Tripi

di Vito Tripi

Continua il nostro viaggio nell’universo femminile della letteratura di genere. Quest’oggi è la Fanucci, storica casa editrice del fantastico, che ci propone due titoli interessanti scritti da donne o che hanno per protagoniste delle donne Melodia al crepuscolo di Christine Feehan (pag 237 € 10,00) e Picabo Swayne – Le storie della camera oscura di Alessandro Gatti e Manuela Salvi (pag. 376 € 9,90). Due storie diversissime tra loro ma egualmente affascinanti la prima con risvolti sentimentali e fantasy-horror la seconda è un esempio di ottima distopia made in Italy.

 

Melodia al crepuscolo ha come protagonista Kate Drake scrittrice di successo, e una grande viaggiatrice ma, soprattutto, assieme alle sue sei sorelle, membro di un clan di streghe bianche. Dopo tanto pellegrinare decide di tornare a Sea Haven, sua città natale, e non è solo il richiamo della sua famiglia a riportarla a casa, anche per lei è giunto il momento di guardare il proprio destino negli occhi ha bisogno di fermarsi. Acquista un mulino abbandonato nei dintorni della città per trasformarlo in una libreria bistrot. Ad aiutarla nel restauro ci pensa l’affascinante Matt Granite, ex ranger, e da sempre innamoratissimo di lei. Sentimento che in realtà anche lei contraccambia anche se con una certa ritrosia data la sua natura mistica. Ma c’è ben altro che mina la serenità di Sea Haven, un piccolo terremoto fa cedere le fondamenta del mulino e scopre una lapide vecchia di secoli. Su di essa vi sono antiche iscrizioni, fatte dalle antenate delle Drake, ed un sigillo che è stato rimosso dallo smottamento. Da quella prigione di roccia fuoriesce un’entità vendicativa e rancorosa che si rifugia nella nebbia. Essa non è prettamente malvagia ma porta con e tanto dolore e desiderio di vendetta da poter diventare pericolosa. Tanto più che si sta avvicinando la parata natalizia e questo spirito sembra avere in odio tale festività. Inizia attaccando le sorelle Drake, che percepisce subito come minaccia, e poi invade i sogni dei cittadini mostrandosi come un orrendo scheletro dagli occhi infuocati e di nero vestito. Kate capisce subito che sarà necessario raccogliere i poteri di tutte le sorelle Drake per sconfiggere l’oscurità che minaccia di cancellare per sempre la tranquillità di Sea Haven.

Il lavoro della Feehan è interessante in primo luogo proprio per la location poiché a Sea Heaven non ci troviamo nella solita cittadina di provincia ottusa, bigotta e superstiziosa che invoca il rogo per le streghe. Tutto il contrario. Lo stesso sceriffo Jonas, tolta qualche frecciatina con Hanna Drake, è un ottimo amico delle streghe e non rappresenta lo stereotipo dello sbirro affiliato al KKK. Anche la componente erotica è molto sentita e coinvolgente senza mai essere volgare. Ovviamente il libro risente dell’ambientazione un po’ kinghiana del Road Island, nonché del serial Streghe e del film Fog, ma è indubbiamente un prodotto ottimo. Anche la nemesi nascosta nella nebbia nel finale si dimostra fuori dai cliché letterario classici.

 

Per distopìa (o antiutopìa, pseudo-utopia, utopìa negativa o cacotopia) s’intende una società indesiderabile sotto tutti i punti di vista. Un futuro fosco alle volte non troppo distante, ahinoi, dalla realtà. Siamo alle soglie del XXII secolo due grandi catastrofi ecologiche e umanitarie si sono abbattute sul nostro pianeta: il Pacific Trash Vortex, un’immensa marea di rifiuti tossici e radioattivi in putrefazione formatasi nell’Oceano, e la Crisi Energetica Globale che ha messo in ginocchio l’economia e la tecnologia umana.

La nostra storia si svolge a Coldbay, città del futuro in cui il governo controlla l’esistenza dei cittadini, l’elettricità può essere utilizzata solo entro certi limiti, ogni individuo viene identificato da un numero seriale con il quale ne si controllano i movimenti e le scelte. La vita di ognuno è scandita da tempi decisi dai Quattro Regnanti, al compimento dei sedici anni le ragazze devono prendere marito e procreare. A Coldbay è stato bandito il passato e non esiste il futuro si vive solo nel presente. I Quattro Reggenti, infatti, hanno dichiarato lo stato di emergenza e isolato tutte le città per via di pericolose polveri disperse nell’aria; in nome della sicurezza nazionale, hanno anche confiscato tutti i beni ritenuti sospetti, inclusi libri, computer e tutto quello che può lasciare spazio ai ricordi. Coldbay è poi effettivamente isolato su tre lati e circondata dalla Zuppa, maleodorante e mefitico sostituto del mare, e da una parte dal deserto della Death Valley formatosi sui ruderi delle vecchie abitazioni e infestato da predoni e radiazioni. La stessa città è divisa in tre parti Red Bricks, detto anche ‘Quartiere Vecchio’ il cuore di Coldbay e l’unico angolo rimasto umano nella grigia città, Hunter Prey dove vivono i ragazzi perduti, giovani reietti destinati ad una vita breve per il contatto con le scorie e i rifiuti e The Mission ospedale ghetto dove vivono i mutanti. E su di tutto troneggia il Grande Inceneritore motore della città e oscura prigione in cui scompaiono, presto o tardi tutti gli adulti.

A Red Bricks vive la nostra protagonista la quindicenne Picabo Swayne una sera sua madre Pamela scompare e lei si ritrova sola. Nel silenzio della sua casa trova una camera oscura ed una misteriosa macchina fotografica che le permette di vedere il passato. La macchina fotografica di Picabo ha la straordinaria capacità di immortalare il soggetto inquadrato così com’era nel passato. Esiste anche una leva per attivare la modalità ‘futuro’, ma non ha mai funzionato… Picabo aiutata dagli amici Fitz, Leth e dal misterioso Axel si metterà sulle tracce della madre scomparsa ed entrerà in contatto con la rete di ribelli che combatte contro il Governo e soprattutto contro Barnaba Cox il braccio violento della legge a Coldbay. In questo suo viaggio Picabo inizierà a divenire donna, conoscerà l’amore e anche il tradimento ma soprattutto una verità quanto mai sconvolgente!

Questo libro scritto sapientemente a quattro mani è una grande difesa ei deboli e degli oppressi e soprattutto delle donne. Donne forte e ribelli come Pamela e la sua amica Amelia, o ragazze-donne con il loro coraggio e le loro fragilità come le squatter Myra e Snoop. E poi c’è Picabo personaggio in continua evoluzione. Gli autori criticano anche i due sistemi economici antipodici ossia il comunismo e il capitalismo, rispettivamente in Coldbay, esempio del sovietismo più sfrenato, e in New Vegas, fiore all’occhiello del capitalismo più rapace in cui la gente vede il proprio tempo per pagarsi i sollazzi. Opera interessantissima e un grande omaggio a libri come 1984 di Orwell e Fahrenheit 451 di Bradbury ma anche a pellicole come Metropolis, Mad Max e Equilibrium.

Vito Tripi
Vito Tripi
Vito Tripi collabora con l’Agenzia Stampa Deigma Comunicazioni specializzata in uffici stampa culturali, religiosi, sociali e tecnico-scentifici, con le Riviste “Charta Minuta” e “Storia del ‘900” “L’idea il giornale di pensiero” Dal settembre 2007 è opinionista cinematografico per l’emittente TeleVita nel programma “Lungometraggio” Ha curato la Rubrica Cinema e Libri per il periodico on-line www.nannimagazine.it Cura la Rubrica d’arte “Gallerie Romane” per la radio Vaticana nel programma “Attualità della Chiesa di Roma” Cura la Rubrica Arte&Libri per il mensile “Il Giornale del Lazio” Curatore della manifestazione letteraria “Genius Loci” presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Tor Verga

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