Racconterò di quel viaggio
ormai arenato
in cui ogni giorno
appena nato
è malandato
Del volo intatto
subito ingiallito
per questo sole intenso
e scolorito
Di troppe lune
che ho ricattato
per quest'odore che
se n'era andato
Odore di me
di te
e non sai...
nella prigione aperta
non si muore mai
e ogni istante
solo un respiro
pare peggio di un gigante...
senza un odore
che era troppo fragile per te
Racconterò quello che non
ho detto mai
neanche a me stesso
che faccio sesso
e se ci sono non so mai
Racconterò del gelo che
c'è in questo sole facile
Del mio daffare ch'era
solo inutile
Di quel pensiero finto
male indirizzato
Di quante volte l'aria vera
ho rifiutato...
nella clessidra
che aveva preso
tutto il posto
della vita
Odore di te
e di me
e non sai...
che alle mie bugie
non c'ho creduto mai
Ho perso il senso
della partita...
in quell'odore
di farfalla tra le dita
Odore di te
e di me
e non sai...
dalla prigione aperta
poi non esci mai
dal mio silenzio...
che è questo tempo
che non sento
e m'accontento
E ti dirò quello che so
e non mi sono detto mai...
del mio bisogno
per i nostri vecchi guai
E ti dirò quello che no
io non avrei voluto mai...
che quell'odore
non mi lascia solo sai
E ti dirò del mio bisogno
ti dirò quello che vuoi...
che ho fatto pace
con me stesso e i nostri guai
E ti dirò quello che no
io non avrei capito sai...
che quell'odore
non mi lascia nudo mai.
Elena Condemi
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