Vorrei conoscere persone più impegnate a parlare con me, che di me. Vorrei non sentire il bisogno di guardare un TG e vivere in un paese dove le persone progettano ed a volte realizzano anche i loro sogni.
Vorrei stringere la mano di una persona che amo e fermarmi con lei ad osservare dalla finestra l'inverno che porta la prima neve.
Vorrei camminare con la mia bambina tra le strade di Roma illuminate a festa.
Vorrei riabbracciare mia nonna e regalarle una passeggiata nel suo paese natale che festeggia il santo patrono.
Vorrei riavvolgere il tempo e tornare a quel mio ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive.
Vorrei una società fatta di perone che mangiano sedute a tavola con i loro bambini.
Vorrei poter dire quelle cose che non sono mai riuscito a dire o che non ho avuto il tempo di dire.
Quello che sogno è normale, a volte anche noioso, banale. Ma è tutto quello che desidero. Il resto lo lascio volentieri agli altri.

Gianluca Marcucci
Gianluca Marcucci
L'anno di nascita è un enigma: Il numero degli sbarcati con Garibaldi, moltiplicato i figli della Lojelo, sottratti gli apostoli, moltiplicato il modello della fiat più venduto nella storia, sottratta la maggiore età, per il numero dei moschettieri, diviso i punti cardinali. Romano di nascita, piemontese di adozione, imprenditore per passione, giornalista per definizione e scrittore per gioco. Dicono che sia un professionista del poker, ma la mia vittoria piu' grande è alta circa un metro, fa qualche capriccio e quando sorride mi trasforma in Peter Pan... //poker.sportmediaset.it/wpmu/

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