azionare i tergicristalli
per asciugarsi lacrime ingiustificate
stringendo forte il volante
ci lasciamo alle spalle sogni agonizzanti
sulle corsie di autostrade così zuppe
che ci piove nel cuore da mesi.
il nostro essere figli unici per forza
e il grigio attorno che è grigio dentro
per tutte quelle volte che ci siamo aspettati invano
perdonami
per tutte le ore che non posso restituirti
quando le tue ciglia si appiccicano sulle mie maglie bianche
e le federe bagnate,
tutte le cose che avrei dovuto fare
e le date che maledettamente coincidono
come distanze cosmiche fra i nostri corpi.
quella volta che mi hai guardato da lontano in un teatro
e con gli occhi l’ho capito che mi volevi bene in silenzio.
le primavere che non tornano
eredità di sorrisi ipocriti
in una città che ancora una volta mi affoga indifferente
in densi rivoli neri di mascara
e la paura di crescere
dirti che ho bisogno di te
mentre ti ascolto parlare di cose che non capisco
abbracciami adesso.
non riesco a lasciare commenti che dicano di più... meravigliosa
"...e la paura di crescere
dirti che ho bisogno di te
mentre ti ascolto parlare di cose che non capisco..."
Condivido.
Molto bella.