Piangerai come pioggia tu piangerai e te ne andrai
Come le foglie col vento d’autunno triste tu te ne andrai
certa che mai ti perdonerai.
nel mio percorso,speranze e possibilità
nei nuovi giorni la vita si trasformerà,
cambiando colore rendendo il dolore
un punto di forza in tempeste di vento.
Occhi che sognano giorni di libertà,
una speranza che sembra un’eternità,
branco di uomini ricchi d’infamia.
E' per tutti i ragazzi e le ragazze
che difendono un libro, un libro vero
così belli a gridare nelle piazze
perché stanno uccidendo il pensiero,
per il bastardo che sta sempre al sole
per il vigliacco che nasconde il cuore
per la nostra memoria gettata al vento
da questi signori del dolore.
Chiamami ancora amore.
L’amore che distrugge come cielo a fulmine
il nostro cuore fuorilegge
spara colpi di dolore,
è troppo tempo che non si fa più l’amore
non scorre il sangue dentro al fiume
che ci portava verso il mare, quel mare immenso.
Adesso non mi pento più e rimango qui da solo
dipingo la memoria alle pareti,
lo so che quasi sempre io dimenticavo il senso
non respiravo venti più leggeri
è scivolato tutto e niente ti appartiene,
ma c’è qualcosa dentro che mi brucia l’anima.
non credo nel peccato, amore mio
perché non credo in dio.
Ho una frase sopra un muro
quando l’ho scritta non lo so
posso resistere a tutto ma alle tentazioni no.
Ma chiamerai il mio nome,lo so che lo farai
non c’è nessun altro mondo così vicino a te
che è così uguale a me e un’altra possibilità,
io la voglio.
E tu, tu non mi basti Più
Io sono solo in questa vita
E forse come te mi sento.
Io vivo nei panni di un alieno che non vola
Che non mi assomiglia ma Io vivo ai margini
Di una vita vera e non mi riconosco.
Voglio solo un pò di pace fare quello che mi va
non avere niente intorno solo una candela accesa.
Guardarti in fondo agli occhi
e con gli occhi attraversarti piano
voglio spegnere il rumore disarmare la mia mente
e lasciare fuori il mondo fino a quasi non sentirlo
e non cercare sempre un senso a tutto quello che facciamo.
Arriverà.

poeta solitario
poeta solitario
Sono passato,un pensiero ricorrente,quel senso di vita nuova che mi pervade vedendo il disfacimento del mondo che fu, in un tempo non mio. E' proprio quando tutto sembra perduto che bisogna affrontare la fine col sorriso,perché ogni fine è semplicemente l'anticamera di un nuovo inizio. Nato nel 1977 l'8 di Febbraio dopo varie passate continuo la ricerca del mio amore perduto e del mio vero Io.Ho appena pubblicato la mia prima raccolta intitolata "Sensazioni d'Autore",un viaggio interiore nel tempo e nello spazio scandito da note poetiche e narrative.

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