Solo io ho bisogno di dirtelo, quel “Ti amo”, la tua bocca lo ha bandito, i tuoi occhi lo temono, la tua pelle lo disintegra prima che ti tocchi.
Mi rimane qui e non posso mandarlo giù tanto è attratto da te.
Ti vuole, quasi più di me.
Cerco un modo per lasciarlo passare, per bucare l'atmosfera armata che ti ricopre, per farlo atterrare da qualche parte sul tuo corpo, ma non c'è, non c'è quel buco nel tuo ozono, una lacerazione, uno strappo, un errore nelle tue difese, non c'è.
Ti rivesti di fretta, stai ancora ansimando, non hai dato al piacere nemmeno il tempo di calmarsi, lo vedo correrti addosso, evitare l'eclissi dei vestiti.
Lui chiede la luce, chiede di vivere nello spazio del mondo, di essere affidato qualche ora ad un altro corpo, in compagnia di un'altra anima, per poi ricongiungersi a te la sera, quando torni, quando allarghi le braccia per far entrare la persona che lo ha cresciuto e cullato insieme al suo.
Lui lo vede lì, il mio amore, dall'altra parte del cielo.
Si guardano, si dicono addio, come faccio io smarrita tra lenzuola mentre te ne vai.
brava Pika 🙂
Grazie, Karen. 😉
ma che bello legegrti Pika!!!
Ciao Marriella, perdona l'increscioso ritardo con cui ti rispondo e ti ringrazio. Grazie mille. 😉