Quando non conteremo più i morti della terra
e la cupidità ci darà un'altra guerra
quando amore sarà assente dal cuore
e la luce avrà un nero colore
Quando la parola sarà infangata
dalla menzogna e la vita umiliata
quando gli occhi lacrimeranno sangue
e la cultura sarà sepolta nelle fogne
Allora il diluvio sarà alle porte
genesi della morte
se credi sfodera pure tutte le tue suppliche
serviranno a poco le tue chiacchere
di loro resterà solo acqua di feccia
tu resta attaccato alla tua faccia
il tempo appartiene a chi non china la testa
non lasciare ammuffire quel poco che ti resta
Quando il potere sarà in mano a pochi
e ogni democrazia sarà ridotta all'osso
i giornalisti scriveranno come schiavi
e gli schiavi saranno in un fosso
Quando il nucleare sarà servito a colazione
dai talibani della lussuria
anche la guerra sarà considerata un bene
talmente triste sarà la fine
Allora il diluvio sarà alle porte
genesi della morte
se credi sfodera pure tutte le tue suppliche
serviranno a poco le tue chiacchere
di loro resterà solo acqua di feccia
tu resta attaccato alla tua faccia
il tempo appartiene a chi non china la testa
non lasciare ammuffire quel poco che ti resta
Quando la Chiesa avrà agli occhi paglie
e l'umanità non guarderà più stelle
anche Mosè con Elia e i profeti
non potranno più nulla per sordi e ciechi
Quando il pudore sparirà dai volti
e la miseria farà più ricchi gli stolti
ed ogni spirito morirà di fame
ed ogni popolo avrà sete di sete
la cultura, scriveva qualcuno parecchi decenni fa, e' la storia delle repressioni di un popolo. non c'e' un "quando" che non sia da sempre, qui su. dove "sempre" e' la storia dei libri. quella che indica come oasi nel nulla un impero all'origine del suo tempo. falso e incredibile piu' o meno come l'eden di adamo ed eva. ma noi lo sappiamo che l'impero non e' un'oasi nel deserto, qanto piuttosto un'isola che galleggia sul sangue. il dibattito intellettuale, se deve servire a qualcosa, deve sforzarsi di uscire dall'autocopiacimento e dalla subdola corruzione. (alpexex)
forte nel testo... realistico come un pugno allo stomaco... di democrazia rimane ben poco e già siamo ridotti fino all'osso... felici di essere servi dei servi dei servi... ma come dici tu "il tempo appartiene a chi non china la testa"