L'inizio della fine

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L'inizio della fine

Quando non conteremo più i morti della terra
e la cupidità ci darà un'altra guerra
quando amore sarà assente dal cuore
e la luce avrà un nero colore

Quando la parola sarà infangata
dalla menzogna e la vita umiliata
quando gli occhi lacrimeranno sangue
e la cultura sarà sepolta nelle fogne

Allora il diluvio sarà alle porte
genesi della morte
se credi sfodera pure tutte le tue suppliche
serviranno a poco le tue chiacchere
di loro resterà solo acqua di feccia
tu resta attaccato alla tua faccia
il tempo appartiene a chi non china la testa
non lasciare ammuffire quel poco che ti resta

Quando il potere sarà in mano a pochi
e ogni democrazia sarà ridotta all'osso
i giornalisti scriveranno come schiavi
e gli schiavi saranno in un fosso

Quando il nucleare sarà servito a colazione
dai talibani della lussuria
anche la guerra sarà considerata un bene
talmente triste sarà la fine

Allora il diluvio sarà alle porte
genesi della morte
se credi sfodera pure tutte le tue suppliche
serviranno a poco le tue chiacchere
di loro resterà solo acqua di feccia
tu resta attaccato alla tua faccia
il tempo appartiene a chi non china la testa
non lasciare ammuffire quel poco che ti resta

Quando la Chiesa avrà agli occhi paglie
e l'umanità non guarderà più stelle
anche Mosè con Elia e i profeti
non potranno più nulla per sordi e ciechi

Quando il pudore sparirà dai volti
e la miseria farà più ricchi gli stolti
ed ogni spirito morirà di fame
ed ogni popolo avrà sete di sete

httpv://www.youtube.com/watch?v=EfKrUZxQ88A

Mario Salis
Mario Salis
Mario Salis è considerato da Fernando Arrabal la "reincarnazione" di Boris Vian ( 2 maggio 2009 in Metz FR )Su di me:Cantautore romano residente in Francia i suoi testi si allacciano alla grande tradizione cantautorale italiana e ai “chansonniers” francesi. Dopo aver iniziato come menestrello a Piazza Navona lascia l’Italia per girovagare in Europa e si laurea in Etnomusicologia a Parigi. In Francia dopo aver insegnato musica in diversi licei si dedica alla creazione vedi opere sinfoniche e alla scrittura di diverse canzoni che presenta in vari festivals europei. 1994 ' Intuizioni" per orchestra sinfonica 2003 - Opera " La leggenda di Horus' 2004 - Opera " Aria " Cd audio : 1999 " Next up " 2003 “ La nave del del deserto” 2009 " Oltre " 2009 Collabora con il poeta Beppe Costa e musica " Ti offro" 2010 Partecipa a Rai notte da gabriele La Porta Fernando Arrabal dice di Mario : “ Salis, che vibra in tutto il suo esssere per la musica, non poteva evocare la passione et l’essenza stessa della poesia, talmente queste due arti sono legate insieme. Lo stesso Orfeo attirava a lui le bestie selvaggie grazie al suono della sua lira. Infine, bisogna sapersi abbandonare, lasciarsi andare per abbracciare le parole, per toccare per un momento quello che pochi uomini percepiscono ». La razza dei dominanti, dei vincitori, dei winners non capisce nulla. La quina essenza di questo mondo gli sfugge ( La differenza tra un poeta e un calciatore ). La poesia è un fulmine. Il poeta un ladro di fuoco. Mario Salis lo sà meglio di chiunque altro, che aspira ad essere questo Prometeo.” Fernando Arrabal ( Venezia, 22, Falo, 134 de l’E. « P »)

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2 Commenti

  1. la cultura, scriveva qualcuno parecchi decenni fa, e' la storia delle repressioni di un popolo. non c'e' un "quando" che non sia da sempre, qui su. dove "sempre" e' la storia dei libri. quella che indica come oasi nel nulla un impero all'origine del suo tempo. falso e incredibile piu' o meno come l'eden di adamo ed eva. ma noi lo sappiamo che l'impero non e' un'oasi nel deserto, qanto piuttosto un'isola che galleggia sul sangue. il dibattito intellettuale, se deve servire a qualcosa, deve sforzarsi di uscire dall'autocopiacimento e dalla subdola corruzione. (alpexex)

  2. forte nel testo... realistico come un pugno allo stomaco... di democrazia rimane ben poco e già siamo ridotti fino all'osso... felici di essere servi dei servi dei servi... ma come dici tu "il tempo appartiene a chi non china la testa"


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