Non è mai facile sostare davanti ad uno specchio

Non è mai facile sostare davanti ad uno specchio...

In un gioco di sguardi
soggetto e oggetto giocano a nascondersi.
Chi osserva chi, cosa osserva cosa?

È l'anima che sfugge:
per una frazione di secondo
pare di intravederla al di là dell'iride,
al di là di un'intuizione
o di un rapido movimento.

Una breve scossa muove la palpebra:
è il battito cardiaco
che rivendica il suo ruolo,
la sua appartenenza al mondo del sangue.
Caldo.

Lo specchio non ha circolazione periferica,
capillari, spasmi;
non prova dolore.
Però è abilissimo nel rivelarlo ad altri occhi:
occhi che non siano i suoi.

Ambasciatore di fredde verità,
verità deperibili.

Il passaggio di un panno asciutto
e tutto torna a risplendere.

È vetro argentato.
La preziosità di un'arma bianca.

No,
non è mai facile sostare davanti ad uno specchio.

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Si prende un lasso di tempo congruo, lo si spezza fino a ridurlo alle dimensioni dell'istante. Lo si rivive a freddo. Poi si va oltre.

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4 Commenti

  1. pero' e' un fatto affascinante.... (alpexex che non riesce a commentare da loggato)

  2. tu sei un distributore di pensieri, basta inserire un gettone... e lo sai...
    Non è mai facile vedere quello che volgiamo in uno specchio.

  3. lo specchio... amico nemico di sempre, da sempre... e come lambasciator che non porta pena... già

  4. specchio...specchio delle mie brame...


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