Buio pesto

Agognando alla santificazione mi sottomisi a una campana
stonata …

Ma il gusto ommioddio. Il tanto sospirato pastiche di finta umanità che si
delineava oltre i cocci

e la smorfia della finestra in frantumi non bastò a
redimermi.

“S’ ottimizzerà
…”disse il Padreterno stimolato dalla sigaretta mattutina … ma una tirata di
scarico ha condannati vermi a tediose pratiche di accoppiamento … mentre tutti
i restanti muoiano di indigestione.

Attraverso vetri unti di una finestra ruffiana ma con
tendine ben curate qualcuno controlla la strada polverosa … in attesa d’un
povero Cristo che s’azzardi a trasportare il legno avendo
eluso i legittimi controlli doganali.

Si prospettano scherzi di inusitata fattura.

Dopo colazione si riparte.

II GIRONE

Nel mio misero scintillante polpettone m’auguro di ritrovare
quei semi di castagno che deposto per segnare la strada del ritorno.

Non mi resta che pormi al centro della scena e bestemmiare in
proto-sumero un copione senza virgole che ne segnalino l’esatta ossatura
grammaticale e ortofonetica.

Il finale è sempre lo stesso.

Mai allontanarsi dal gruppo. Spacciatori di peccati qui c’è
né a iosa.

“ Non vengo a raccontarti i cazzi miei … non voglio sapere i
tuoi. Non voglio comprare niente ”.

Per un po’ non vado ad inciampare in un trappola …

Mai allontanarsi dal gruppo. Si corre il rischio di non
trovare il posto per pranzo.

Chi si attarda oltre l’orario d’ufficio resta lì a guardare
i pesci rossi che affogano nelll’acquario di un ristorante finto-thailandese.
Consolante soddisfazione data la perenne siccità dei posti caldi … meta
designata ed economicamente conveniente. L’aperitivo è offerto dalla casa e si
protrae sino a fine scorte. Poi tutti a frustarsi per temprare corpo e nervi.

C’è ancora tempo per le considerazioni … ci si deve far
largo fra scaffali di letteratura antica. E le baionette evitate durante tutta
la giornata. Ancora resiste nelle narici il profumo del rosmarino.

Lo speaker radiofonico annuncia la scaletta a tutti quelli
in movimento lungo le strade notturne. Si parte con le telefonate. Il semibuio
favorisce il racconto ad un veterano di tutte le guerre. La voce roca.
Incolore. Disegna scenari sessualmente appaganti. Si serve caffè caldo ai
partecipanti ad un quiz. A  domande
sbagliate si esigono sette risposte esatte. Una per quadro.

Sono permesse le pratiche sadomaso con l’asta dl microfono.
A patto poi di coinvolgere il pubblico. Una venditrice di frutta e ortaggi … brillante
d’oro ed in posa sconveniente … osserva dal lato. Ad uno ad uno si alternano i
pretendenti al Titolo. L’ultimo raccoglie i cocci fra le risate e gli applausi.

Ed anche stasera s’è fatta
‘na certa …. Spegni tutto ci vediamo fra otto anni ... Il tempo di
riaddormentarmi.

Nicola Eboli
Nicola Eboli
teatrante

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